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Deduzioni derivanti...


Deduzioni derivantidi Cirdan
"Se abbiamo fatto riferimento a rigori ingiusti o gol in fuorigioco, lo abbiamo dedotto dalle cronache dei giornali."Potrebbe bastare questa frase per sintetizzare l'intervento nell'aula 216 del Tribunale di Napoli da parte del Colonnello Attilio Auricchio, chiamato a deporre per il processo denominato Calciopoli.Deduzioni basate dalle cronache dei giornali che sono state introdotte all'interno del lavoro investigativo. Chapeau!Commentare questa farsa è un dovere di cronaca che non smetterò mai di fare, denari pubblici e la "morte" di una squadra gloriosa meritano quanto meno una voce che possa denunciare quanto fatto da Giustizia Sportiva e Pubblici Ufficiali.Non preoccupatevi, i mezzi d'informazione proporranno sicuramente un altro palinsesto e mai troverete scritto quanto detto in questo spazio, cercare parole diverse da quelle propinate in questi anni sarebbe un "lavoro" complicato e difficile.L'udienza, terminata, è stata aggiornata al 23 marzo, con il controesame delle difese di Moggi e De Santis.A giorni l'Associazione GiùleManidallaJuve renderà pubblica l'udienza appena terminata.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/index.aspProcesso Calciopoli, l'investigatore Auricchio a sorpresa «Milan-Juve 2005? Arbitrava Collina, non indagammo» Terza audizione a Napoli del tenente colonnello dei Carabinieri che indagò sul calcio-scandalo del 2006: dopo l'esame dei pm, comincia il fuoco di fila degli avvocati difensori. E tra le spiegazioni dell'ufficiale anche molte imprecisioni. Pairetto sbotta: «Era la partita decisiva e non sanno chi era in griglia... Paparesta non fu punito dopo gli errori di Reggina-Juve, Racalbuto è stato fermato nove turni per Roma-Juve dove a sbagliare fu il guardalinee!»NAPOLI, 16 marzo - Ah, se l’avessero saputo i giudici sportivi di Calciopoli... Il grande setacciatore di Calciopoli, il tenente colonnelo Attilio Auricchio, cade su Milan-Juve, su quella che nell’anno del Signore del Calcio 2004-2005 e per Calciopoli stessa è la Madre di tutte le Partite, la sfida che decide - con un faccia a faccia da Ok Corral -, giudice imparziale come testimonieranno le immagini Collina, certo non un arbitro moggiano e amico come detto più volte di Meani. Non conosceva la griglia della Partitissima, lo ammette in aula dopo 16 ore di audizione dei pm e le prima tre ore di audizione degli avvocati difensori. L’avvocato di Pairetto, poi protagonista di un’accorato atto d’accusa agli inquirenti per le palesi imperfezioni dell’indagine e di alcuni dei presupposti di reato che non passano al vaglio dei fatti accaduti realmente incalza Auricchio. «Non abbiamo mai pensato di interrogare i notai che presenziavano ai sorteggi, mai avevano annotato nei documenti ufficiali nulla sulle imperfezioni delle palline e sui colpi di tosse. Non risultavano anomalie ai notai (e i Carabinieri non erano curiosi di chiedere alcunché ai notai stessi, pubblici ufficiali, ndr)». «La griglia di Milan-Juve?», gli chiede l’avvocato di Pairetto, Sena. «Arbitro Collina, poi Farneti e Mitro, quarto uomo Preschern». «No, scusi - ribatte Sena - quella è la quaterna: la griglia?» «No, non la so». In aula c’è anche Pairetto, Bergamo ha lasciato l’aula da pochi minuti. L’ex designatore di Nichelino sbotta: «Pazzesco: è la partita chiave di quella stagione maledetta e tu non sai neanche la griglia!» L’avvocato Sena incalza: «Ma come, era la partita che decideva il campionato...» Auricchio: «Noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Ci basavamo sulle intercettazioni. Poi per noi la designazione di Collina (in realtà sorteggiato a furor di popolo tra Paparesta e Trefoloni, molte volte accusati di aver commesso errori pro Milan, ndr) era una garanzia». Auricchio poi conferma: «Non abbiamo verificato se ci fossero in griglia arbitri favorevoli a Moggi, non ritenevamo che contasse per quella gara». A dire il vero non ritennero neanche di controllare se gli arbitri che sbagliavano pro o contro Juve andassero davvero incontro a sanzioni disciplinari interne: chiarisce Pairetto. «E’ falso dire che Paparesta, dopo gli errori in Reggina-Juve a danno dei bianconeri sia stato sospeso: ha arbitrato in B sette giorni dopo e avuto Torino-Inter al turno successivo. Racalbuto che ha subìto i due errori di un suo assistente (Pisacreta, attuale vice di Nicchi all’Aia, ndr) dopo Roma-Juve a causa di due errori pro Juve ha rivisto la serie A dopo 9 turni, due mesi e mezzo a casa!» TUTTOSPORT NO - Altra primizia: alcune parti descrittive dei match divenuti capi d’imputazione venivano descritti attraverso le cronache di giornali sportivi. «Abbiamo riportato articoli e tabellini di Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport. Tuttosport? No, Tuttosport non lo abbiamo preso...». Chissà perché?