Amauri: «Juve, sono tornato»
Intervista al centravanti bianconero: «Sto sempre meglio spero di giocare domenica contro la Samp». Ieri il brasiliano si è presentato in Prefettura a Torino: adesso manca solo il “giuramento” per vederlo nell’ItaliaTORINO, 17 marzo -
Amauri è sempre più italiano, più azzurro. «Non dico ancora niente, manca ancora l’ultimo passo. Vediamo». Più scaramanzia che altro. Ieri pomeriggio l’attaccante juventino si è presentato in Prefettura a Torino. Alle 15,18 ha varcato gli uffici di piazza Castello con la moglie Cynthia. Visita breve, dieci minuti dieci, il tempo di firmare la notifica del decreto di cittadinanza italiana. L’ultimo curvone è superato, Amauri vede il traguardo. Manca solo il giuramento sulla Costituzione italiana, a questo punto una semplice formalità. Da oggi e per i prossimi sei mesi tutti i giorni sono buoni.Lunedì l’abbiamo rivista in campo a Vinovo. Come procede il recupero dall’infortunio?«Molto bene, sto sempre meglio. I fastidi sono passati». Quando la rivedremo in campo?«Domenica penso di esserci. Contro la Sampdoria spero proprio di giocare». Cosa si sente di garantire alla Juventus? «Ho tanta voglia di essere utile. Spero di tornare più forte di prima e segnare di più». Il “pazzesco” 3-3 di domenica contro il Siena ha cambiato qualcosa nello spogliatoio?«Assolutamente no. Il nostro principale obiettivo resta la qualificazione alla prossima Champions. Sono certo che centreremo il traguardo. Tranquilli». L’emergenza infortuni però non si placa: qualcuno inizia a pensare che la Juventus non possa portare avanti il doppio impegno - campionato e Europa League - fino in fondo. Secondo lei è meglio scegliere?«No. Io voglio la qualificazione Champions e pure l’Europa League. Ci proveremo fino alla fine».