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Juve, tre punti contro il Cagliari grazie ad un gol di Chiellini. Tifosi contro la società. Bianconeri a tre punti dal Palemo...


TORINO, 11 aprile - La fiammella Champions resta accesa, anche se in modo flebile. La Juve batte il Cagliari soffrendo, rimane a meno tre (che sarebbero quattro in virtù degli scontri diretti) dal Palermo e affronta senza niente da perdere le prossime cinque partite, delle quali tre difficilissime, due volte a Milano e a Catania, più due in casa, con Bari e Parma. Ma in tempi difficili basta una vittoria striminzita e nemmeno troppo meritata (il Cagliari ha preso una traversa con Cossu sullo 0-0) per ridare morale a una squadra in disarmo fisico, tecnico e psicologico. Il carattere, per carità, non è mancato, ma si è vista la solita Juve, confusionaria, macchinosa e in affanno, dalla confermata vocazione di perdere una quantità industriale di palloni, regalandoli all'avversario. Inesistente Iaquinta, imballato Amauri, ci ha pensato lo straordinario Chiellini a improvvisarsi bomber e per la prima volta dopo diciannove partite, la Juventus non ha battuto un proprio record negativo, quello di subire gol. Gli uomini di Allegri non sono sembrati irresistibili come ai bei tempi, ad esempio quando hanno nettamente battuto la Juventus all'andata. L'impressione è che potessero arrivare davanti a Buffon in qualsiasi momento, con una accelerazione, ma oggi in zona gol non sono stati lucidi. Traversa a parte, quando Melo ha effettuato il suo solito regalo all'avversario, Matri si è trovato una palla gol a cinque metri da Buffon, ma ha tirato debolmente e ha permesso prima a Buffon e poi a Cannavaro di spazzare. RIPRESA - Nella ripresa, con la squadra di Zaccheroni più in affanno e la benzina che cominciava a scarseggiare, gli isolani hanno provato ad avvicinarsi a Buffon, ma al 9' Nenè non è arrivato per centimetri a deviare in porta. Mentre l'onnipresente Cossu si muoveva tra le linee e a proporre assist un pò a tutti, i padroni di casa chiudevano le maglie della difesa e arretravano il baricentro, lasciando sprazzi di contropiede alla velocità di Iaquinta. Ma l'azzurro è lontano parente del giocatore che si conosce e quando si è trovato sul piede a porta spalancata la palla del 2-0 recapitata da Camoranesi, l'ha ciccata e così la squadra ha continuato a soffrire per un'altra mezz'ora. Nel finale, il solito gigantesco Chiellini ci ha messo il piede in tutte le iniziative pericolose dell'avversario e il Cagliari, ormai senza più obiettivi di classifica, non si è più dannato l'anima. La Juve prende i tre punti e li porta a casa, ma ha veramente poco di che rallegrarsi: a parte i rientri preziosi di Chiellini e Buffon, la discreta prova di Camoranesi e Marchisio, è notte fonda in attacco e la difesa non ha mai dato l'impressione di solidità, soprattutto sugli esterni. La squadra di Zaccheroni è attesa dall'Inter venerdì: in teoria, è partita senza pronostico e alla Juve non resta che sperare che il Palermo perda. Forse potrebbe decidersi tutto proprio nel prossimo week end.