© foto di Giacomo MoriniOggi siamo tutti barboni....Non mi sono affatto piaciute le parole del figlio di Giacinto Facchetti, che sintetizzo di seguito: "La credibilità di mio padre non può essere attaccata da quattro barboni, con tutto il rispetto per i barboni, sono giorni di attacchi vili e volgari, quando nel 2006 mio padre morì il suo nome fu iscritto al Famedio di Milano, segno che la memoria di Giacinto Facchetti non è solo nostra ma è condivisa da tutta la città e ora va difesa insieme e con i denti. Si stanno raccontando tante barzellette, per gettare fumo negli occhi in un processo che è più mediatico che giudiziario".Premettiamo: c'e' grande rispetto e ci deve sempre essere da parte di tutti, indipendentemente dal campanilismo, per l'amore di un figlio verso il proprio padre e rispetto per il dolore che tutti hanno dalla perdita di un caro..., soprattutto se tuo papa'.Inoltre, penso che l'immagine di Giacinto Facchetti sia inattacabile dal punto di vista delle sue imprese sportive e per chi ha avuto il piacere di conoscerlo il suo ricordo rimarra' tale per tutte le persone a lui vicine, un ricordo da tenere stretto e molto personale.Detto questo, io mi sento un barbone, mi sento un barbone perche' mi permetto di sentire le conversazioni di Facchetti e di ritenerle inopportune come lo erano tutte quelle di coloro che chiamavano i designatori e gli arbitri. Mi sento un barbone se mi permetto di dire che l'Inter ha fatto male a indirizzare Tavaroli, come dice Tavaroli stesso, per pedinare la Juventus, Moggi e De Santis. Mi sento un barbone perche' una squadra arrivata terza non ha diritto a uno scudetto di cartone.Mi sento un barbone infine perche' l'Inter non e' stata in questi anni un esempio di correttezza, e i casi passaporti e plusvalenze lo testimoniano (se no perche' Oriali ha patteggiato? Una prescrizione non vale come assoluzione).Infine mi sento un barbone e come me penso tanti juventini perche' i tifosi sono costretti a mendicare qualcosa che hanno conquiestato, a cui hanno diritto e come loro penso siano barboni anche tanti giocatori allora che quel titolo lo hanno vinto sul campo, come quello dell'anno prima.Qui non si parla di Giancinto Facchetti e non si parla male di lui, si parla di malcostume di un sistema di cui l'Inter faceva parte come tante altre societa'.Se criticare tutto questo vuol dire essere barboni, benissimo allora sono un BARBONE e sono orgoglioso di esserlo