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Napoli, spuntano altre inedite conversazioni: coinvolte Inter, Cagliari, Bologna e Parma...


pm in grande difficoltaRipresa l'udienza al Tribunale partenopeo: è arrivato il teste Salvagno. Ma la difesa di Moggi coglie tutti in contropiede: individuate altre chiamate finora rimaste fuori dall'inchiesta. Intanto scoppia il caso "brogliacci". Pairetto: «La Figc ci spingeva a rapporti con club»NAPOLI, 27 aprile - È ripreso questa mattina, davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli, il processo di Calciopoli. In mattinata era prevista la testimonianza dell'ispettore di polizia Salvagno, che svolse indagini sulle intercettazioni disposte nella prima fase dalla procura di Torino, ma il teste è arrivato in ritardo e l'udienza è quindi cominciata davvero solo intorno alle 12. Nel primo pomeriggio sarà invece ascoltato il magistrato Cosimo Ferri (ora membro del Csm), che all’epoca dei fatti era presso la commissione tesseramenti della Federcalcio e parlando dei suoi rapporti con il presidente della Lazio Lotito e il vice-presidente federale Mazzini inguaiò non poco il club romano. PAIRETTO: «LA FIGC CI SPINGEVA AI RAPPORTI CON I CLUB» NOVITA' IMPORTANTI - Prima che l'udienza venisse sospesa, comunque, nell'aula del Tribunale partenopeo si sono registrate alcune importanti novità. La difesa di Moggi, grazie al lavoro dei consulenti Penta e Porta, ha infatti individuato nelle 171 mila telefonate intercettate altre dieci chiamate "calde" che non sono state ancora ascoltate. Ce ne sono quattro con la sede dell'Inter, di cui tre all'allora designatore Bergamo e una direttamente all'arbitro De Santis. Quest'ultima è un colloquio tra il direttore di gara di Tivoli e Giacinto Facchetti, all'epoca presidente della società nerazzurra, il giorno dopo un derby conil Milan. Ci sono poi tre telefonate tra la sede del Bologna e il cellulare di De Santis, due in cui la sede del Parma è in contatto con Bergamo e Pairetto, e una lunghissima telefonata - addirittura 42 minuti - tra il presidente del Cagliari Cellino e Bergamo. Sembra che alcune di queste conversazioni, una volta riascoltate e trascritte, potrebbero avere un particolare rilievo nella vicenda Calciopoli 2. «Tutti - ha detto Penta - si informavano e tutte le società chiedevano gli arbitri migliori. Basta sentire le telefonate tra Pairetto e Bergamo per capire che dopo aver subito pressioni di ogni tipo dalle società, definivano la griglia degli arbitri che avevano in testa». Il consulente ha annunciato che le nuove telefonate e altre in corso di trascrizione saranno portate in tribunale per chiederne l'acquisizione agli atti. CASO BROGLIACCI - Intanto scoppia il caso "brogliacci": la difesa di Moggi ha chiesto al presidente del Tribunale Teresa Casoria di poter ascoltare direttamente dall'hard disk della società che registrò le telefonate la parte delle 171 mila chiamate (circa 8 mila) che riguardano Pairetto e di avere copia dei brogliacci di tutte le telefonate, che non sono disponibili o intellegibili secondo l'avvocato Prioreschi. Ricordiamo che i brogliacci sono riassunti brevi di telefonate ascoltate che riassumono il contenuto delle conversazioni. Quei brogliacci erano rimasti indisponibili anche alla Procura federale quando da Napoli vennero trasmessi gli atti per le inchieste Figc.IL SIPARIETTO DI MOGGI - In aula anche oggi sono presenti diversi imputati del processo: tra gli altri Luciano Moggi e gli ex arbitri De Santis e Bertini e l'ex designatore Bergamo. Siparietto per Luciano Moggi al suo arrivo in tribunale. Alle richieste pressanti di un venditore ambulante l'ex dg della Juventus ha risposto: «Non posso, ho finito tutti i soldi».