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Pairetto: «La Figc ci diceva di parlare coi dirigenti»


L'ex designatore arbitrale: «I vertici federali ci chiedevano di disinnescare alla radice qualsiasi possibile conflittualità: per questo parlavamo con i club per spiegare griglie e sorteggi. Fra l'altro, non era vietato da nessuna norma»NAPOLI, 27 aprile - Approfittando della pausa obbligata dall’attesa del teste Cosimo Ferri, giudice del Csm, atteso nel pomeriggio nell’aula 216, hanno voluto prendere la parola Luciano Moggi e Pierluigi Pairetto. Molto interessante l’intervento dell’ex designatore che ha voluto precisare alcune affermazioni rese dal teste Salvagno. E spiega come sia stata proprio la Figc, nei suoi vertici Carraro e Ghirelli, a sollecitare il contatto diretto («Non vietato da nessuna norma federale, anzi») tra i designatori e i dirigenti di club.«La Figc voleva che noi disinnescassimo alla radice le possibili conflittualità che avrebbero portato a polemiche e inasprimento dei toni: così ci chiedevano di chiamare i club per spiegare certi sorteggi. Io avevo contatti con tantissimi dirigenti: chiamerò a testimoniare Nello Governato, all’epoca dei fatti consigliere del Brescia (qui parte civile, ndr): gli anticipavo le griglie quasi ogni settimana. Ma dire le griglie, salvo aggiustamenti del venerdì mattina, essendoci il sorteggio a determinare la scelta non era un problema e non era vietato. Anzi: la Figc sollecitava a mantenere rapporti diretti. Ci invitava a telefonare per trovare l’equilibrio ed evitare polemiche dannose. Ricordo il segretario Figc Ghirelli (prosciolto in Cassazione, come Carraro, ndr) in almeno due casi che ora racconterò. L’arbitro Nucini, che mai abbiamo isolato o vessato, subì un presunto sputo dal perugino Coly: il referto portò a una squalifica di 8 giornate. Al rientro, in un Genoa-Perugia, capitò per sorteggio proprio Nucini alla squadra umbra. Telefonai al figlio di Gaucci, invitato da Ghirelli, per spiegare che non era accanimento, ma solo il sorteggio e che Coly non aveva nulla da preoccuparsi. Un’altra volta per un errore nelle preclusioni fatto dal segretario Can, Manfredi Martino, venne precluso Collina per alcune gare senza doverlo essere. Il sorteggio era stato già effettuato e al Palermo era capitato proprio Pierluigi: dovendo, per ordine del notaio, rifare il sorteggio, chiamai Zamparini per spiegare cosa fosse successo per evitare il diffondersi di sospetti assolutamente infondati. E questi sono solo due esempi».Poi Pairetto ricorda qualcosa che riguarda le telefonate di Torino. «Riguardo al fatto che De Bleckeere (l’arbitro di Barcellona-Inter, ndr) fosse, stando a una telefonata di altro tesserato, un mio pupillo voglio precisare che io ero il tutor ufficiale dell’Uefa di De Bleckeere e di Busacca, due dei migliori arbitri d’Europa: io non ho mai determinato designazioni europee e verrà a testimoniarlo il segretario della commissione arbitrale Uefa, Corniu. De Bleckeere, nel caso di specie, arbitrò la Juve che avrei dovuto favorire: bene, il belga non vide un gol regolare di Del Piero e la Juve venne eliminata dal Liverpool...».Alvaro Moretti