© foto di Federico De Luca"Perchè tengo tanto allo scudetto del 2006? E' stato giustamente tolto alla Juventus ed è stato assegnato a chi è arrivato subito dietro” Queste le parole di Massimo Moratti, rilasciate alla "Gazzetta dello Sport" riguardanti l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter per le noti vicende riguardanti calciopoli. “E' stato giustamente tolto alla Juventus” L'affermazione, del presidente dell'Inter è, forse, inopportuna in quanto a beneficiare degli sviluppi di una vicenda alquanto complicata ed ancora in via di chiarimenti, è stata proprio la sua squadra. In un "quadro" tanto complicato ed in un’era triste per il calcio italiano, qualora vi siano state irregolarità accertate da parte di un club per condizionare il massimo torneo italiano, ebbene, si presume che le responsabilità possano essere state conivise, in parte o in toto, anche da altre squadre che partecipavano ad una competizione definita falsata. In attesa che la giustizia sportiva faccia chiarezza su un periodo che ha condizionato anche e, soprattutto, i campionati successivi, sarebbe meglio astenersi dal fare alcune dichiarazioni. “E' stato giustamente tolto alla Juventus ed è stato assegnato a chi è arrivato subito dietro”. Se un torneo è stato, in qualche modo, falsato da episodi di varia natura, sarebbe stato logico non assegnare il titolo ad alcuna squadra, in attesa che gli organismi competenti avessero fatto chiarezza sull’accaduto. Per accertare una qualsivoglia verità occorrono anni, prove raccolte in tutte le direzioni, valutazioni di varia natura ed altro che possano contribuire al rispetto di un procedimento caratterizzato da un equanime giudizio. Se, davvero, la Juventus fosse stata l’unica colpevole in un mondo del pallone che presentava, anomalie strutturali dovute al fatto che presidenti e/o dirigenti di società potessero comunicare, in modo sospetto, con i vertici arbitrali, allora, le squadre danneggiate da questa situazione potevano essere tante o poche ma certamente non solo la squadra neroazzurra. In altre condizioni, ovvero in un campionato non inficiato da presunte o vere irregolarità, qualcuno dovrebbe spiegare perché il titolo lo avrebbe, sicuramente vinto l'Inter piuttosto che la terza, quarta ecc. ovvero squadre che a parità di condizioni, forse, avrebbero avuto la possibilità di concorrere alla conquista dello scudetto fino all’ultima giornata di campionato senza dover desistere dal competere per la distanza che le separava dalla capolista, nel campionato "incriminato". Se avessero intuito che la principale antagonista sarebbe stata l’Inter, avrebbero potuto, strategicamente, prendere come punto di riferimento la compagine milanese e pianificare un percorso diverso da quello attuato. Ed ancora: partite truccate? Quante squadre hanno dovuto subire, direttamente o indirettamente queste ingiuste penalizzazioni? Soltanto l'Inter? Se la risposta è negativa, allora il titolo 2006, dove l'intero campionato, dalla lotta alla retrocessione alla partecipazione alle competizioni continentali sarebbe stato completamente condizionato dai fatti accertati, non andava assegnato ad alcuna società. Moratti, evidentemente, euforico per la grande stagione condotta dalla sua squadra vincitrice, meritatamente, di tre grandi competizioni, ha dimenticato che, proprio in certe circostanze, bisognerebbe essere prudenti nell’emettere giudizi che potrebbero, magari involontariamente ricalcare il pensiero del poeta inglese, Alexander Pope:"Una scusa è peggiore e più terribile di una menzogna, perché la scusa è una bugia guardinga"