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Sentenza Giraudo svelata....


PrefazioneNel 1988 i Metallica denunciarono la corruzione del sistema giudiziario con “…and justice for all” . Non è difficile oggi associare alcuni stralci di quella canzone, se non tutta, al pensiero di quanti hanno seguito meticolosamente l’evolversi di “calciopoli” e che avranno la pazienza e la voglia di leggere anche queste poche pagine fino in fondo.La sentenza di primo grado che condanna l’ex amministratore delegato della Juventus a tre anni di reclusione per associazione a delinquere e frode sportiva, ha reso felici quanti avevano oramai esaurito gli argomenti a sostegno della farsa consumatasi nel 2006 e glissavano sull’argomento con un comodo «no comment, per me quella storia si è chiusa». Per lo più tifosi e opinionisti da bar dello sport cui mancano la voglia, le capacità ma anche la convenienza di analizzare il testo della sentenza e raffrontarlo con le evidenze, i fatti reali, quelle prove lasciate intenzionalmente fuori da brogliacci, informative e tesi colpevolistiche. Quegli stessi opinionisti tifosi che non solo hanno generato, con gli anni, il clima d’odio ideale a ospitare il processo mediatico del 2006, ma che – e oggi possiamo dirlo con certezza – hanno collaborato alle indagini, guidando gli organi inquirenti e indirizzando loro verso tutti quei personaggi del sottobosco calcistico capaci di portare nuove supposizioni a sostegno dell’accusa. Supposizioni e nient’altro. Rancori, legati a questioni meramente personali, di individui perennemente in conflitto con la Juventus e i suoi dirigenti. Qui non c’è da chiedersi se la scelta del rito abbreviato sia stata giusta o sbagliata, un dato irrilevante che alimenta la disinformazione, quanto se l’assenza di verifiche delle informative sia da imputare al semplice pressappochismo o a qualcosa che potremmo definire, andandoci leggeri, mala fides. Poiché prima chi ha redatto le informative, poi i pubblici ministeri e infine il GUP De Gregorio non hanno eseguito alcuna verifica di accertamento del materiale preso in esame, nemmeno i raffronti più semplici quali possono essere il risultato di una partita, le ammonizioni e le diffide. In particolare, colpisce la posizione del GUP, che pur avendo dato prova di non essere insensibile a giornali e telecamere, ha trascurato (volutamente?) l’ampia mole di dati pubblicamente accessibili in contrasto con quella che è nei fatti una sentenza anacronistica. Talmente distaccata dalla realtà dei fatti che pare essere stata scritta all’interno di una rosea campana di vetro. And justice for all! Un click per scaricarlo!E' stato raccolto in pdf il lavoro di M. Lancieri sulla sentenza Giraudo: Supposizioni di primo grado. Ora diffondete!