Il fantasista bianconero, in un'intervista esclusiva a Tuttosport, manifesta la sua volontà di rimanere in bianconero fino al termine del suo attuale accordo: «Ho firmato un contratto di 5 anni, lo rispetto»
Diego deve restare? VOTA! Scommessa su Diego Del Neri su Melo TORINO, 17 giugno - Tutto l’orgoglio di Diego. Che non si ritiene una contropartita. Che non è tenuto al corrente dei giri di mercato. Che si gode i giorni di vacanza- viaggio-di-nozze nel suo Brasile. Che vuole avere un’altra chance nella Juve e nella serie A. Che non capisce bene quel che sta succedendo. Che non vede un futuro (bianconero) in bilico ma che sa quale sia la filosofia di Gigi Del Neri (la conosce perfettamente dai tempi del Porto, anche se la convivenza è durata poco, si sono solo sfiorati...). Il venticinquenne di Ribeirão Preto ha assisistito all’esordio della Seleçao ai Mondiali del Sudafrica contro la Corea del Nord (2-1) a Corumbá, stato del Mato Grosso del Sud, situata a oltre 400 chilometri dalla capitale Campo Grande. Un luogo di fiumi e di vegetazione lussureggiante, che invita all’avventura. Ebbene, qui lo juventino si sta dilettando, tra una foto e un autografo, con reti e canne. Come è noto, il 28 ha sposato Bruna Leticia, l’amore della sua vita. È un momento felice che neppure le nubi all’orizzonte sul suo avvenire bianconero possono offuscare. Campione con il Santos, al fianco di Robinho ed Elano nel 2002, Diego era un uomo del ct Carlos Dunga che però alla fine l’ha tolto dal gruppo. Che ci sia un po’ di delusione è ovvio, ma tra amici e familiari tutto passa in secondo piano: prima i pesci, dunque. È la terza volta che approda in questo angolo di paradiso (ci è arrivato il 3 giugno) e con una barca affittata per l’occasione si sta godendo le bellezza della natura del Pantanal, la vasta pianura alluvionale che offre una grande varietà di piante ed animali selvatici, oltre 350 tipi di pesci, 600 specie di uccelli, alligatori, giaguari, serpenti e i Juburu, gli uccelli più alti di un uomo. Intercettato dal portale MS Record, ha accettato di scambiare un po’ di impressioni pallonare. Come va, Diego? Si trova bene in questo contesto? «Sono venuto qui per divertirmi e pescare un po’. Corumbá, oltre a essere un luogo bellissimo, attrae i "pescatori" novelli per la grande varietà. Viene incontro ai nostri desideri». Sembra parecchio rilassato e con il mulinello ha la stessa abilità e intimità che possiede palla al piede. «Abbiamo riempito la sacca, in allegria. Passo la maggior parte del tempo lontano dal Brasile e di conseguenza mi piace trascorrere le vacanze nel Pantanal quando ne ho l’opportunità». Veniamo al futuro: sarà sempre nel calcio italiano? «Ho firmato, la scorsa stagione, un contratto di cinque anni e intendo rimanere lì».