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L'Italia fa 1-1 contro la NuovaZelanda. Iaquinta non basta
 Azzurri sotto con un tiro sotto porta di Smeltz. Reazione veemente della squadra di Lippi che prima prende un palo con Montolivo e poi si guadagna un calcio di rigore con De Rossi realizzato dall'attaccante della Juve. Nella ripresa out Pepe e Gilardino, dentro Di Natale e Camoranesi ma il gol vittoria non arriva NELSPRUIT (SUDAFRICA), 20 giugno - Senza la fantasia di un Cassano o l'imprevedibilità di un Balotelli, l'Italia piatta e opaca di Gilardino e Pazzini fa una figuraccia mondiale contro la Nuova Zelanda e ora rischia il peggio. Il secondo 1-1 sudafricano, questa volta firmato da Smeltz e Iaquinta, obbliga infatti gli azzurri a battere la Slovacchia di Hamsik giovedì prossimo per sperare di passare agli ottavi come primi del girone (ma per qualificarci potrebbe bastarci anche il pareggio se il Paraguay battesse i neozelandesi). Passata in svantaggio in avvio, la squadra di Lippi si è salvata grazie a un rigore di Iaquinta e alla mira imprecisa di Wood, che all'83' ha sprecato col sinistro l'occasione della vita. L'AMNESIA DI CANNAVARO - Nonostante le poche luci e le molte ombre dell'esordio, Lippi conferma l'undici anti-Paraguay con l'eccezione dell'infortunato Buffon. Gilardino e Iaquinta coppia d'attacco, con De Rossi e Montolivo in mezzo al campo e Pepe sulla destra. L'unica novità è la posizione di Marchisio, spostato sulla fascia sinistra. Un 4-4-2 sulla carta più equilibrato, ma è su un calcio piazzato che gli azzurri vengono sorpresi anche stavolta. Errore grossolano di Cannavaro, che si fa sfuggire il pallone regalando a Smeltz l'assist dell'1-0 (dubbia comunque la posizione del neozelandese). PARI IAQUINTA - L'Italia è sotto shock e fatica a prendere in mano il gioco. La manovra è confusa e poco fluida, sia in mezzo che sugli esterni, dove Pepe e Marchisio stentano a trovare gli spazi giusti. Dopo un'occasione sprecata da Chiellini in mezzo all'area e un clamoroso palo di Montolivo su una grande conclusione da trenta metri, gli azzurri ritrovano un po' di coraggio e al 29' raggiungono il pareggio: Iaquinta trasforma un rigore guadagnato da De Rossi (netta trattenuta in area) con un destro preciso. BRIVIDO FINALE - Nell'intervallo Lippi effettua due cambi: escono Pepe e Gilardino, mentre Camoranesi e Di Natale entrano per dare più spinta e pericolosità sotto porta. Nonostante la pressione dell'Italia si faccia a tratti più intensa, la Nuova Zelanda si difende con ordine senza rischiare più di tanto. Gli azzurri non riescono ad andare al tiro, così Lippi si gioca la carta Pazzini (fuori Marchisio) a mezz'ora dalla fine. Al 25' Montolivo trova un varco centrale sulla trequarti e scaglia un gran destro che Paston riesce a respingere in tuffo. L'occasione più importante, però, ce l'ha Wood al 38': il suo sinistro in diagonale sfiora il palo e grazia gli azzurri. Se l'Italia non ha ancora vinto una partita nel 2010 (quattro pareggi e una sconfitta), un motivo ci sarà.