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Storari: "Un onore essere alla Juve. Spero che Buffon torni presto"


La prolungata assenza di Gianluigi Buffon aumenta il carico di responsabilità di Marco Storari, che oggi ha parlato in conferenza stampa nel ritiro bianconero di Pinzolo: "È un onore essere alla Juve e giocare con tanti campioni. Spero che Buffon torni presto, potermi allenare con lui sarà bellissimo. Lo chiamerò in questi giorni per fargli un in bocca al lupo",  spiega l'ex portiere di Samp e Milan.Gli chiedono se il suo passaggio in bianconero si dovuto più all’infortunio di Buffon, alle sue buone prestazioni, o al rapporto con Del Neri: "Pensavo di rimanere in blucerchiato, poi Galliani mi ha detto che voleva tenermi, ma non poteva dire no all'offerta della Juve che era molto maggiore rispetto a quella della Samp. Se Buffon non si fosse fatto male, non sarei arrivato alla Juve e se non avessi giocato bene alla Samp non sarei stato scelto. Allo stesso modo se non avessi soddisfatto Del Neri non sarei arrivato qui. Credo che sia un insieme di cause che mi ha portato alla Juve". Storari ha quindi descritto il nuovo tecnico della Juve, Gigi Delneri: "L’ho conosciuto solo per sei mesi. Da quando sono arrivato alla Sampdoria, a gennaio, abbiamo iniziato a vincere e dunque ho vissuto i momenti belli. Ho conosciuto una persona disponibile, ma che ha sempre fatto capire che le decisioni spettavano solo a lui. Ai portieri chiede di giocare alti e di seguire i movimenti della difesa. Non sarà un problema, perché prepara le squadre molto bene".Tra Buffon e Manninger, la concorrenza non manca di certo tra i pali bianconeri, ma Storari non si spaventa: "Uno si augura il meglio per la propria carriera, ma ora penso solo ad allenarmi bene e se lo meriterò giocherò, come accade in tutte le squadre. Al Milan c’erano delle gerarchie. Io ero il quarto portiere, poi mi sono trovato a giocare titolare. Sono stato un anno a Firenze dove ho giocato una sola partita, ma non mi sono mai considerato un secondo. Mi metterò a disposizione e cercherò di dare una mano al gruppo. Non sono più un ragazzino e credo che un consiglio da uno di 33 anni possa anche fare comodo. Sostituire Gigi anche in Nazionale? E' ovvio che ci si augura il meglio per la propria carriera, ma al momento non ci penso, deciderà il ct". Il nuovo portiere della Juventus racconta poi le sue sensazioni su questi primi giorni di ritiro: "Ho trovato una notevole organizzazione e una grande società con tanti campioni. Sono qui da poco, ma penso di vedere un buon gruppo. Le voci di mercato non ci turbano, sappiamo che fino a quando non si chiuderà sarà così . Siamo dei professionisti e non ci dobbiamo fare influenzare. C’è scetticismo nei confronti di questa squadra? Forse perché l’anno scorso non è arrivata fra le prime quattro. Se fosse accaduto ad un’altra società sarebbe stato normale, ma per la Juve non può esserlo. Qui non può esserci un basso profilo. Le favorite per lo scudetto? L’Inter che ha vinto tutto, ma anche Milan, Roma e la Juve, naturalmente".