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Aquilani, niente Europa fino al 2011. Difficile una deroga


È il giorno di Aquilani. L'ex romanista, atterrato ieri a Milano, è giunto alle 21,15 sotto la Mole con la fidanzata-attrice Michela Quattrociocche. «Sono felice di essere tornato in Italia - ha commentato all'arrivo all'aeroporto - e la Juve è da scudetto. Io spero di fare bene e così di riprendermi la Nazionale» Questa mattina si sottoporrà alle visite mediche alla clinica Fornaca. Dopodiché la Juve avrà in mano l'ultimo elemento per concludere l'operazione con il Liverpool: se gli esami diranno che Aquilani non rischia ricadute dai numerosi infortuni di cui è stato vittima negli ultimi 4 anni, Marotta definirà il prestito dal club inglese fissando anche la cifra per il riscatto nel giugno prossimo.La salute è l'unica incognita, il resto non conta. Neppure l'impossibilità di farlo giocare in Europa League è considerata un ostacolo. L'Uefa prevede infatti che chi ha giocato in una coppa europea non può più parteciparvi almeno fino al 31 gennaio della stessa stagione vestendo un'altra maglia. Dopo quella data potrà essere utilizzato dal nuovo club se quello precedente è stato eliminato dalla competizione. Aquilani è stato impiegato dal Liverpool nel terzo turno preliminare contro i macedoni del Rabotnicki, dunque diventerà disponibile per la Juve in Coppa soltanto nei sedicesimi di finale, sempre che il Liverpool nel frattempo sia stato eliminato. Il club bianconero ha una timida speranza che nei prossimi giorni l'Uefa modifichi il regolamento in maniera meno restrittiva, cioè che permetta di utilizzare da subito i calciatori che non hanno giocato la fase degli spareggi (e Aquilani non è stato impiegato da Hodgson contro il Trabzonspor) ma al momento è solo una richiesta fatta da alcuni club e non approvata dalla Federcalcio europea.Aquilani, comunque, può considerarsi uno juventino. Anche Luciano Spalletti, che lo ha avuto nella Roma, è convinto che «si tratti di un ottimo affare per il ragazzo e per la Juventus». Lo stesso giudizio rilasciato sabato sera da De Rossi: «Lui è uno dei pochissimi talenti lanciati dal calcio italiano negli ultimi anni». Dunque chi lo conosce bene è convinto che a Torino possa fare il salto di qualità, salute permettendo. A Marotta rimangono altre due tessere da sistemare, tutte e due in difesa. Il nodo principale diventa il centrale. Ieri il dg bianconero ha avuto un lungo incontro con Andrea Agnelli all'hotel Melià di Milano, dove la Juve era in ritiro per il «Berlusconi». Si è parlato di Burdisso e Bocchetti. Burdisso rimane un obiettivo.L'argentino e il suo procuratore spingono per una conferma alla Roma, l'Inter ha ancora dei dubbi sulla cessione ai giallorossi: Marco Branca ripete che «per Burdisso non ci sono incontri in agenda nelle prossime ore» e questo lascerebbe ancora spazio alle manovre juventine. A Roma però sono convinti che un incontro tra Rosella Sensi e Moratti si terrà già oggi e che alla fine l'Inter accetterà i 5 milioni di euro con cui pagherà il terzino Antonelli del Parma, pure lui finito nel mirino della Juve. Marotta potrebbe ribussare al Genoa per il prestito di Bocchetti. Ancora più difficile la scelta di un altro esterno difensivo. Qualcosa si muoverà nelle ultime ore di mercato a patto di centrare qualche cessione che per ora non è all'orizzonte: persino l'ingaggio di Zebina dall'Arles Avignon, annunciato dal francese, si sta rivelando una mezza bufala considerato che il terzino guadagna 3 milioni di euro.