A Villar Perosa la tradizionale gara contro la formazione Primavera. Oltre al presidente sono attesi John e Lapo Elkann
Krasic, di slnacio verso Bari MILANO, 23 agosto - Non c’è tregua in questo bollente agosto bianconero. Tra amichevoli, impegni ufficiali cominciati prestissimo con l’Europa League e il mercato sempre attivo, il popolo juventino ha di che emozionarsi. E a proposito di vibrazioni profonde, che affondano le radici nella storia della Juventus, c’è grande attesa per l’appuntamento con la A maiuscola di domani pomeriggio perché alle 17, a Villar Perosa, andrà in scena la tradizionale amichevole tra i campioni e la Primavera nel feudo della famiglia Agnelli. Anche in questa occasione sono attesi cinquemila tifosi pronti a esaltarsi per le magie dei senatori e dei futuri assi, solitamente in palla per la possibilità di mettersi in mostra in una gara doc. Già, a denominazione di origine controllata, come il parterre che presenzierà all’amichevole. Scontata la presenza del nuovo presidente Andrea Agnelli, potrebbe materializzarsi anche John Elkann, presidente della Fiat e da sempre tifoso bianconero come suo fratello Lapo, che lo stemma della Juve se lo è fatto tatuare all’altezza delle vene sul polso dopo la discesa all’inferno della serie B. DOPO LO TSUNAMI - Cresce la febbre dunque a Villar Perosa, aspettando che dalla strada che porta al campo, sbuchi il pullman della Juventus e che magari dal cielo si materializzi un puntino rumoroso, ovvero l’elicottero con cui solitamente si presenta John Elkann. E’ la nuova generazione che avanza non soltanto in Fiat, ma anche nel gioiello di famiglia consegnato ad Andrea Agnelli che ha avviato il progetto di rivoluzione della Juventus dopo la stagione disastrosa dell’anno passato, coincisa con il clamoroso settimo posto. C’era bisogno di una sterzata e infatti la Juventus è stata spazzata da uno tsunami a cui hanno resistito pochissimi uomini e pochissime cose. Alla grande tempesta ha retto, giustamente, l’amichevole di Villar Perosa. Perché la storia è un valore da rispettare come le tradizioni. DOPPIO BATTESIMO - L’anno scorso il test di Villar Perosa servì per abbracciare Diego, autore poi di un flop tecnico da cui il brasiliano dice di volersi assolutamente riscattare. Stavolta l’abbraccio sarà soprattutto per Krasic, se le vie della burocrazia serba non faranno brutti scherzi e gli permetteranno di rientrare in Italia in tempo utile. Sarebbe bello che capisse proprio a Villar quanto amore c’è a sua disposizione: basterà non deludere. Aveva fiutato bene, a Mosca, comprendendo che la Juventus era il posto giusto per sognare e vivere la tappa più importante della sua carriera. Ma Villar Perosa sarà anche il luogo giusto per battezzare un altra new entry, ovvero Alberto Aquilani.Marco Bo