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DELNERI conferma: "Diego e Trezeguet non convocati. Devono essere sereni per decidere..."


© foto di Daniele Buffa/Image SportNel corso della conferenza stampa di presentazione di Juventus-Sturm Graz, retour match degli Spareggi di Europa League, il tecnico bianconero Gigi Delneri ha confermato che "Diego e Trezeguet non sono stati convocati. Perchè è logico che le voci di mercato disturbino abbastanza ed è chiaro che loro, in questo momento, è giusto che siano sereni e tranquilli per le decisioni che devono prendere", le parole dell'allenatore juventino. Ecco la conferenza stampa integrale, trascritta da TuttoJuve.com:Mister, tante voci di mercato prima di questa sfida..."Le voci di mercato fanno parte del mercato. Penso che fino al 31, quando finirà, ci saranno sempre voci che vanno e voci che vengono. Nel frattempo, dopo la partita di Europa League in Austria, abbiamo fatto il Trofeo Berlusconi, abbiamo fatto una partita amichevole ieri. Ci siamo preparati preparati come ci si prepara di solito, insomma. Direi che siamo pronti per questa sfida importante che non è molto semplice. Lo Sturm Graz ha rinviato anche la partita di campionato per venire qui a giocare. Quindi direi che troveremo una squadra molto motivata, a posto fisicamente, quindi sarà una partita, come tutte le partite, che se non presa con le molle giuste può diventare complicata. Siamo forti, però, del 2-1 dell'andata, quindi da quel punto di vista, non dico che abbiamo la consapevolezza...però la mente è portata a fare una buona partita".Diego e Trezeguet domani ci saranno?"No, non sono stati convocati. Perchè è logico che le voci di mercato disturbino abbastanza ed è chiaro che loro, in questo momento, è giusto che siano sereni e tranquilli per le decisioni che devono prendere. Così intanto vi ho tolto un problema. Si è chiarito che domani gioca Del Piero e su questo siamo tutti concordi. Poi vediamo. Durante la partita abbiamo Martinez che fatto l'attaccante nel Catania e Lanzafame ha fatto il trequartista l'anno scorso a Parma. Quindi abbiamo soluzioni in quel ruolo, anche se temporaneamente, ma le abbiamo".Lei aveva detto nei giorni scorsi che Diego si era perfettamente adattato alla Juve. Adesso il suo addio la disturba un po'?"Nelle intenzioni era questo. E' chiaro che aveva fatto una buona gara col Milan. Poi il mercato si evolve, le visioni tecniche sono sempre....c'è sempre un dialogo con la società. E' chiaro che l'allenatore pone le sue idee e la società ...c'è un dialogo continuo fra la tecnica e l'economia. Dunque si è evoluto questo discorso e lo si è preso in considerazione. Aspettiamo adesso fino al 31 e vediamo come va. Io non ho mai detto che sono scontento di Diego. E' un ottimo professionista, è un ottimo giocatore. Con me fino ad ora si è comportato molto bene ed ha fatto il suo dovere. Ma certe volte non è per quello che le situazioni si evolvono. Si evolvono in altra maniera, perchè si innescano delle situazioni diverse, per cui si valutano tutte le situazioni".  E' stata una sorpresa questa trattativa con l'Udinese per Di Natale? "Noi cercavamo....adesso questa trattativa non so come viaggia, perchè io sono un allenatore, non sono un direttore sportivo, non sono economicamente preposto a fare questi discorsi".Di Natale ha dichiarato di voler restare a Udine..."Sì, ma è anche giusto. I giocatori devono fare i giocatori, dove si trovan bene. Anche Diego si è trovato bene a Torino. Quindi io dico che la società però ha il dovere di vedere un po' se l'evoluzione tecnico-tattica può migliorarsi con dei giocatori con delle caratteristiche differenti. Tutto lì. Di Natale è uno di quei giocatori che hanno caratteristiche importanti e che possono dare una mano alla nostra tipologia di interpretare il calcio"Di Natale è un'esigenza recente o ci pensavate da tempo?"Noi sviluppiamo sempre. Non siamo mai fermi, neanche adesso. Il pensiero non costa niente. Il pensare cosa costa? Uno pensa, guarda, poi valuta. Quando le cose non costano si possono portare avanti anni luce. Quando costano poi è diffile produrle. Però il pensiero, almeno quello...".Dovessero partire Diego e Trezeguet, può bastare un altro attaccante in entrata o ci sarebbe bisogno di un'altra prima punta, di un attaccante più alto?"Se dobbiamo parlare di altezza, Di Natale è basso, ma abbiamo anche Iaquinta, non è che sia messo in disparte. E' un giocatore che potrebbe esserci utile. Come dicevo prima il pensiero del miglioramento c'è sempre. Ci devono essere le situazioni per creare, altrimenti rimaniamo così. Penso che Amauri, Del Piero, Iaquinta e la quarta punta, possono sopperire bene. In mancanza di questo abbiamo anche delle alternative all'interno della squadra che possono....spero di no comunque, perchè vorrebbe dire che si fanno male tutti. E noi tocchiamo ferro. Ma quattro giocatori penso che siano sufficienti".  Quindi cercate solo la quarta punta..."Certo, adesso ci stiamo pensando. Il pensiero non costa e per adesso ci pensiamo. Manca ancora un po' al 31 e il 31 vediamo. Per completare comunque, si parla sempre di completamento di un reparto".Pazzini lo ha chiamato?"Gli ho fatto una telefonata ieri per dargli forza per la coppa. Ci sentiamo spesso. Infatti gli ho detto, ' se giochi come l'andata puoi risolvere parecchi problemi'. Poi lui ha fatto il suo dovere, poi la Samp è stata sfortunata e mi dispiace per i ragazzi perchè so che ci tenevamo molto e meritavano sicuramente il passaggio che mi auguravo, per l'affetto che mi lega ancora alla Sampdoria". Sissoko come sta?"Fisicamente sta bene adesso. Lui sta dando il suo apporto, sta cambiando tipologia di atteggiamento. Giocare a tre mi sembra sia un discorso rispetto ad ora che si gioca a quattro. Piano piano devono imparare anche gli altri ad adattarsi. Io penso che fino a questo momento Momo abbia fatto un buon lavoro, nel senso che si è sacrificato per delle cose e piano piano credo che riuscirà anche lui a trovare una collocazione giusta tatticamente, quando sarà il momento di farlo giocare, come tutti gli altri".Ieri a Villar Perosa Andrea Agnelli e John Elkann hanno risposto all'Inter. Si alza la tensione?"Ma io non è che discuto molto la politica giornalistica. Il mio compito è allenare, non è sicuramente discutere su un botta e risposta. Ma direi che no. Il clima di campionato per la Juventus dev'essere di grande serenità e consapevolezza. Consapevolezzza nei propri mezzi. La squadra deve saper sopportare anche periodi non buoni. Se riusciamo a fare questo avremo fatto già un bel passo avanti".E' scoppiato anche il caso Marchisio..."La società vuole ragionare sul contratto e lui vuole restare, cercheranno sicuramente di risolvere qualsiasi problema. Non è che Marchisio vada via, tanto per chiudere il cerchio".Marchisio può giocare con Aquilani?"Certo, anche abbastanza facilmente. Io ho quattro centrocampisti, non ho fatto l'accoppiamento di base. Ma il centrocampo di oggi dev'essere tattico, non fisico o tecnico. Quindi due tecnici o due non tecnici possono lavorare assieme. E poi, ad esempio, Felipe Melo non è un giocatore che ruba solo palla: abbiamo giocatori abbastanza duttili, se andiamo avanti nelle Coppe, avremo due partite a settimana, sette al mese, fino a giugno. E siccome non possiamo rilassarci mai abbiamo bisogno di tutti".Dopo la gara con lo Sturm Graz c'è subito quella al San Nicola di Bari..."Sono delicate entrambe, domani dobbiamo passare il turno e domenica giocheremo contro una squadra che lo scorso anno ha disputato un grande campionato e che contro la Juve darà tutto, come sempre accade. Non posso fare calcoli, giocheremo al massimo domani e vedremo domenica, quali giocatori saranno a disposizione".Krasic e Aquilani quando saranno disponibili?"Spero che sia Krasic che Aquilani possano essere a disposizione per il campionato. Siccome per l'Europa League riposiamo subito, senza viaggi, il recupero fisico sarà equilibrato per domenica e quindi non credo che serva un turn over. Sono entrambe partite molto importanti".