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Bari-Bari, andata e ritorno.


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di GalaLo scrissi qualche giorno fa nel forum.Bari, in quel maggio 2006, ha rappresentato l'ultimo atto della vera Juve, quella vincente, inarrivabile per competenza, gestione tecnica e societaria.Poi il buio, deciso da chi, in quel giorno, ha voluto chiudere il sipario; ordinato da chi credeva che, per riaprirlo, bastassero solo gli effetti speciali: spendere senza un vero progetto di squadra, acquistare figurine pagate a peso d'oro, senza conoscere il calcio e l'azienda calcio, senza la minima idea di cosa significasse gestire la Juve, con la sua storia, le sue vittorie, il suo onore.Senza il rispetto di chi l'ha resa grande, senza il rispetto dell 'amore del Nonno, John Elkan e tribù sono stati capaci di aggiungere disastri oltre allo stupro del 2006, cancellando ogni traccia di possibile rinascita post farsa. John, il demiurgo con Blanc (in primis) Secco e Cobolli nelle vesti di irritanti, presuntuose, ipocrite marionette e imbattibili esecutori del progetto " gambero": ogni anno un passo indietro, ogni anno un 'ulteriore inguaribile offesa alla storia e ai protagonisti di quella storia.Doveva essere rivoluzione, per evitare quella inarrestabile discesa verso un fondo che mai avrebbe avuto fine: rivoluzione é stata.Si riparte per una nuova stagione e si riparte, con il campionato, da Bari: dove tutto finì, tutto potrebbe ricominciare, come una sorta di nemesi gestita dal fato.Si riparte finalmente con un presidente che fa il Presidente, con l'entusiasmo di chi ama, per autentica eredità, i nostri colori e con la consapevolezza della responsabilità (sportiva e non) che tale carica attribuisce, ben conscio che "rinascita" fa rima con "competenza".Si riparte con un direttore generale che conosce il calcio, le strategie di mercato, lo spogliatoio, la gestione economica; un dirigente capace di smembrare un progetto senza identità per crearne uno ex novo, credibile, sostenibile e duraturo.Si riparte da un allenatore a cui é stata affidata una squadra a sua immagine e somiglianza, con uomini adatti al suo schema di gioco e con un supporto chiaro e concreto da parte della società.Gigi Delneri é arrivato in una grande società nel momento giusto, con gli uomini giusti: credo che sia l'allenatore adatto per questa Juventus e spero che possa diventare uno degli artefici della rinascita bianconera. Lo meriterebbe per serietà, per preparazione e anche per quella sana dose di antipatia che lo rende simpatico a noi Juventini, stanchi di sopportare i finti sorrisi.Bari ieri, Bari oggi, dicevamo: non mi aspetto di vincere subito, non mi demoralizzerò se , durante i primi passi, la Juve inciamperà, così come non mi esalterò se correrà subito veloce.Posso solo dire e dirvi che la seguirò, l'amerò di nuovo, soffrirò e gioirò, la sosterrò perché la Juve è rinata: sono convinto.Bari-Bari:andata e ritorno. Buon Campionato Vecchia Signora.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1014