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"MAI CHIAMATO"


Pazzini: «La Juve? A me non hanno fatto sapere nulla» 
L'attaccante della Samp: «Nessuno mi ha detto nulla sul mercato. Mi hanno lasciato tranquillo e ho vissuto la cosa con serenità»FIRENZE, 2 agosto - «La Juve? A me non hanno mai fatto sapere nulla». Pazzini, dal ritiro della nazionale, dribbla le domande sul mercato e in particolare quelle riguardanti un interessamento nei suoi confronti da parte della Vecchia Signora. «A me non ha mai detto niente nessuno - afferma l’attaccante della Sampdoria -. Se ne parlava, leggevo tante cose, ma io sono rimasto sempre tranquillo e ho vissuto la cosa con serenità. Io so poco o niente: mi hanno lasciato stare sereno».LA COPPIA D’ORO - Dribblato l’argomento scomodo, Pazzini parla di nazionale, dove si riformerà la coppia con Cassano che tanto bene ha fatto in blucerchiato: «È la prima convocazione tutti e due insieme - afferma -. Siamo contenti, la nazionale è il massimo e farlo con Antonio che è un campione ancora di più. Ci siamo fatti i complimenti a vicenda e poi ci siamo messi a lavorare. Rispetto alla Samp cambia qualcosa? Dipende da come si affronta la partita. Se due si conoscono bene cambia poco. Se siamo stati chiamati in ritardo in azzurro? Aspettiamo a dirlo, non lo sappiamo ancora. Se andiamo bene sarà bello per noi e sarà bene per la squadra». Quando gli chiedono lumi sull’umore di Cassano, che Gigi Riva ha definito molto “arrabbiato” per i pettegolezzi sul suo infortunio, Pazzini risponde così: «Antonio arrabbiato? Al contrario, l'ho visto molto sereno e sorridente».IL RAPPORTO CON PRANDELLI - Due anni fa Pazzini ha lasciato la Fiorentina per andare alla Samp quando sulla panchina viola c’era Prandelli. Molti all’epoca parlarono di problemi tra i due e alcuni ipotizzavano che il tecnico di Orzinuovi non avrebbe chiamato l’attaccante in nazionale. Pazzini smentisce tutto: «Con Prandelli non c’è nessun problema. Ci siamo visti, ci siamo salutati. All'epoca erano state fatte scelte differenti. La nazionale? Ci speravo, ma la sicurezza non ce l'ha mai nessuno. Io consapevole delle mie capacità e quindi sono sereno».SERVE VINCERE - Domani primo impegno ufficiale per la nuova Italia di Prandelli. L’avversario è l’Estonia, nel primo match di qualificazione a Euro 2012. Dopo il disastro sudafricano, gli azzurri devono rialzare la testa. Pazzini ne è consapevole: «L’Italia deve tornare a vincere - dichiara -. Siamo abituati a vederla vincere. Il fatto che non si vinca da 9 mesi vuole dire poco, mentre il fatto che le partite senza successi siano sette di fila non è da Italia. Speriamo di riprendere il cammino con l’Estonia».IL CAMPIONATO - Pazzini conclude con un giudizio sul mercato: «Molte squadre hanno fatto grandi acquisti, soprattutto il Milan. Magari il campionato sarà un po’ meno noioso. Arrivare in Champions sarà più difficile, perché gli altri si sono rafforzati, ma non abbiamo nulla da perdere. Ci proveremo anche quest’anno».