juveland

A giorni la Juve depositerà le telefonate incriminate alla Figc, Penta intanto promette novità....


I vertici bianconeri mettono fretta ad Abete e Palazzi su calciopoli bis, a fine mese intanto in arrivo nuove intercettazioni scottanti.
© foto di Daniele Buffa/Image SportSiamo quasi alla resa dei conti per Palazzi e Abete, tra poche settimane anzi giorni sapremo quale sarà il loro atteggiamento nei confronti delle telefonate trovate dal perito Nicola Penta in cui varie figure impunite dal primo filone di calciopoli sono state intercettate. I vertici della Juventus, con Andrea Agnelli in primis, stan mettendo fretta alla Federazione dopo le dichiarazioni abbastanza imbarazzanti del presidente federale prima sulla presunta imparzialità del procuratore Palazzi (quello che lascia passare ogni frase di Moratti ma che deferisce a tempo di record Francesco Totti reo di aver fatto una battuta sugli scudetti "rubati" dall'Inter alla Roma) e poi, ciliegina sulla torta, sulle telefonate che a metà luglio dovevano essere giudicate ma che ai primi di settembre, dice Abete, non sono ancora arrivate in Figc (gli crediamo?). Tra poco però le scuse o presunte tali saranno a zero, infatti sarà la stessa Juventus a depositare un centinaio di intercettazioni a Roma in Via Allegri, come riporta oggi Fulvio Bianchi di Repubblica nella sua rubrica Spy Calcio. Telefonate mai prese in esame dai vertici federali che vedrebbero il coinvolgimento di Inter e Cagliari. In ballo c'è l'esposto della società bianconera sulla revoca dello scudetto assegnato a tavolino all'Inter sui principi dell'onestà come riportò l'allora commissario federale Guido Rossi, principi che cadrebbero a questo punto a meno. Ma non solo questo attende il settembre sul fronte calciopoli, infatti Nicola Penta, sempre su indiscrezioni di Fulvio Bianchi, poco prima del primo ottobre, giorno in cui si riapriranno le udienze del processo a Napoli, depositerà un altro centinaio di telefonate bollenti che vedono coinvolti Collina, Rosetti, l'ex designatore dei campionati Interregionali e il già coinvolto Tullio Lanese. E ne mancano altre 70000 circa a cui i periti non han potuto, finora, accedere.