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L'invivibile Firenze se hai la "colpa" di esser bianconero..


Dall'uragano di fischi a Quagliarella a macabre manifestazioni di parte del pubblico viola nella storia.
© foto di Federico De LucaChe Fabio Quagliarella non abbia un gran rapporto con il pubblico di Firenze lo si capì già in un pomeriggio d'autunno di tre anni fa, durante un Fiorentina-Udinese terminato 2-1 per i friulani. Subissato di fischi per via di un breve e difficile esperienza in C2 ai tempi della Florentia Viola, conclusa con un divorzio non proprio idilliaco, l'attaccante stabiese segnò e reagì alle contestazioni esultando vivacemente sotto la Fiesole. Memoria d'elefante, tant'è che neppure se il "Quaglia" veste d'azzurro e segna per la tua nazionale la può passar liscia e giù fischi, anzi di più dato che ora è pure un "gobbo", colpa estrema se passi nel capoluogo toscano. Una colpa talmente grave che tutto passa in secondo ordine ed ogni offesa o epiteto che scagli verso quei colori è giustificato dato che lo scudetto del 1982 doveva essere tuo e non hai ancora digerito, nonostante siano passati quasi trent'anni da quel fatto. Così succede che Aldo Agroppi si lasci andare dopo una vittoria sui bianconeri in un esultanza ai limiti dell'indecenza (6 aprile 1986) o che, molto peggio ancora, una parte del pubblico più corretto d'Italia (definizione che spesso eccheggia per il Franchi) si vada sul macabro. Da venticinque anni ormai c'è qualche buontempone che fa partire il coretto "da 1 a 39", c'è chi esibisce magliette rosse con un -39 (facilmente trovabile su internet un tifoso in Fiesole durante una gara di Champions), c'è chi canta "Amo Liverpool" e c'è chi ha la "fantastica idea" di un gemellaggio a doppio fine coi Reds, fatto rilevato lo scorso dicembre dal "Daily Telegraph" con rifiuto dei tifosi inglesi a tale proposta. Ma non solo Heysel purtroppo, anche i poveri Gaetano Scirea e Andrea Fortunato da queste parti sono stati vigliaccamente ingiuriati (irripetibile quanto di estrema gravità uno striscione del gennaio 1990 apparso al Franchi durante un Fiorentina-Juventus) fino ai volgari cori sulla famiglia Agnelli. Da un fatto fastidioso fino alla vera e propria inciviltà, ma se sei "gobbo" a Firenze devi subire, nessuno ne parla ne tantomeno la Figc interviene (vedi fatti dello scorso 6 marzo prima di Fiorentina-Juventus ma d'altro canto non erano cori su Balotelli quindi il resto è permesso). Per chiudere sia ben chiaro, si parla di una ristretta frangia del tifo non della totalità del pubblico fiorentino che dovrebbe isolare questi elementi che fanno solo fare brutta figura a una città e ad una tifoseria intera.