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A Napoli tiene banco ancora la vicenda Quagliarella..


 
© foto di ALBERTO LINGRIATiene ancora banco a Napoli la vicenda Quagliarella. I tifosi partenopei non comprendendo, a fondo, il trasferimento dalla Società partenopea alla Juve dell’attaccante della Nazionale, non riescono, ancora oggi a dimenticare, un “tradimento” così definito da parte della tifoseria napoletana, di un calciatore che, a più riprese, aveva manifestato amore verso la sua città ed i colori azzurri. Le spiegazioni fornite da De Laurentiis e Mazzarri vengono giudicate poco esaustive per comprendere una simile decisione di Fabio e/o della Società partenopea.Anche alcuni ex calciatori del Napoli hanno espresso pareri contrastanti nel definire la vicenda. E’ il caso di Bruno Giordano e Gianni Improta che, in momenti diversi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, hanno reso pubblico il loro pensiero. Giordano, ha trattato l’argomento portando a riferimento il suo passato nel Napoli allorquando rifiutò la Juve per poter giocare accanto a Diego Armando Maradona. “Il mio periodo a Napoli? Beh, sono stati anni incredibili, non ci ho pensato su due volte prima di accettare Napoli e quindi rifiutare la Juventus – afferma l’ex attaccante del Napoli - La città partenopea ti dà emozioni indescrivibili, è una piazza simile a quella di Roma. Poi all'epoca c'era il grande Italo Allodi che fece vivere emozioni di assoluto valore al popolo partenopeo.”Chiaro che i tempi erano diversi e, giustamente, ad un grande d.g. del passato corrispondente al nome Italo Allodi non si poteva dire di no. Inoltre, giocare in una squadra con al fianco Maradona, era un’occasione da non perdere.A cercare di stemperare il clima ostile nei confronti di Quagliarella, invece, ci pensa Gianni Improta che attribuisce la responsabilità del trasferimento al presidente De Laurentiis ed al tecnico Mazzarri: “Tutte le fandonie su Quagliarella che voleva andare via, ma lasciamole stare! Quagliarella è stato costretto ad andare via, questa è la sacrosanta verità  -. riferisce Improta- Io ho le mie fonti molto serie. Quagliarella è stato venduto già a luglio perchè Mazzarri e De Laurentiis non lo volevano. Del resto si vedeva che non rideva più e non ha parlato più. L' ho voluto puntualizzare perchè a me dispiaceva la storia del traditore, lui non è voluto andare via da Napoli e da un punto di vista tecnico, non mi sarei mai privato di Quagliarella”.Di fatto, qualsiasi sia il motivo per cui l’attaccante ha lasciato Napoli, era auspicabile che, un ulteriore vicenda poco chiara in sede di mercato, non si abbattesse su una tifoseria appassionata e sensibile come quella napoletana e sulla Juventus che, di riflesso, è stata coinvolta in questa criticata operazione di calciomercato.Alcuni si domandano: “Se la Juventus non provvederà, al termine del campionato, al riscatto del calciatore, cosa accadrà?” A questa domanda è difficile dare una risposta in quanto, prima bisognerà verificare l’apporto che  Fabio offrirà alla causa bianconera  nel corso del torneo e poi attendere la decisione dei dirigenti di Corso Galileo Ferraris. E’ auspicabile, in futuro, quantomeno, che simili decisioni riguardanti un “idolo” di una tifoseria vengano accompagnate con maggior trasparenza da parte dei club disposti a privarsi del giocatore.