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Storari:La juve vi stupirà, può riprendere il cammino delle squadre del passato"


© foto di Giacomo MoriniMarco Storari è pronto a sfidare il suo passato. Domani pomeriggio, allo Stadio Olimpico di Torino, il portiere juventino scenderà in campo contro la sua ex squadra, quella Sampdoria che nella passata stagione ha trascinato in Champions League con prodigiose parate. "La Samp nella mia vita professionale ha fatto irruzione quasi per caso - spiega l'estremo difensore bianconero, in una lunga intervista al Corriere dello Sport -. Perchè? Perché dovetti convincere Galliani a mandarmi a Genova. Lui a Milano voleva tre portieri di un certo livello. Ma c'era questa possibilità, non potevo lasciarmela sfuggire. E così mi sono ritrovato in un ambiente in cui tutto ha funzionato alla perfezione. E' stata l'esperienza più bella della mia vita: non la dimenticherò mai".A Genova Storari ha conosciuto anche Gigi Delneri, il tecnico che poi l'ha portato alla Juventus: "Con gli allenatori non ho mai avuto grossi problemi. E' evidente che i risultati hanno facilitato il rapporto. Ma Del Neri è stato bravo a mettere tutti a proprio agio, mi sentivo bene con lui e alla Samp dello scorso anno stavano bene tutti, anche chi non andava in campo. Prima di arrivare a Genova, non è che avessi avuto con lui rapporti particolari. Quando decisi di lasciare il Milan per andare alla Samp, gli telefonai e gli dissi: Mister, ho voglia di giocare. Lui mi rispose: e io sono contento. Forse il rapporto tra di noi è nato in quella telefonata". Gli chiedono perchè la grande occasione sia arrivata solo in "tarda età": "Mi hanno condizionato gli infortuni: da giovane ne ho avuto tanti - prosegue Storari -. E così quando sem bravo in rampa di lancio, dovevo fermarmi. Alla fine ho fatto tanta gavetta perché la scala del calcio italiano dal basso verso l'alto l'ho percorsa tutta. Ma non mi lamento, sono contento così".Anche Storari ha ceduto al fascino della Signora: "Una proposta a cui non si poteva proprio rispondere negativamente".Marco ha capito in questi pochi mesi cosa rappresenta la Juve nel calcio italiano... "Non ci vuole molto a capirlo. Quando ap prodai al Milan toccai il cielo con un dito: per me era una cosa eccezionale. Ma in questi mesi ho potuto personalmente verificare il grande entusiasmo che crea, in ogni posto di questo paese, anche il più lontano, anche il più dimenticato, l'arrivo della Juve. Quanto pesa questa maglia? Le sembrerà strano, ma non mi pare che pesi. C’è una responsabilità verso un popolo abituato a vincere? È vero ma il tratto caratterizzante della Juventus è l’umiltà. In questa squadra sono passati tanti campioni ma nel suo dna c’è un segno incancellabile: la voglia di lottare. Giocatori normali approdano nella Juve e danno qualcosa in più proprio perché l’umiltà diventa il loro segno caratteristico. Ed è questo che rende questa maglia particolarmente bella. Bella, non pesante". Ai tifosi bianconeri non è piaciuto il mercato condotto da Beppe Marotta, caratterizzato da tanti acquisti di basso profilo. Marco Storari, tuttavia, crede fortemente in questa Juve: "La Juve vi stupirà. Le scelte della società sono state criticate ma io sono sicuro che questa squadra può riprendere il cammino delle squadre del passato".