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Spettacolo all'Olimpico: Krasic e Cassano illuminano, difese totalmente nell'ombra...


Buona prova di entrambe le formazioni in questa seconda giornata, ma gli schemi difensivi vanno rivisti. Finisce 3-3, con una grandi prestazioni del serbo e del barese
© foto di ALBERTO LINGRIAIl pubblico non si è di certo annoiato: Juventus-Sampdoria ha offerto spettacolo e parentesi di buon calcio, anche se è mancato il colpo di genio dei singoli, unico modo per sbloccare partite come queste. Una Juve carica e vogliosa affronta una Samp spavalda e spietata in attacco. Ottima prova di Milos Krasic che, dopo un primo tempo tra luci e ombre, nella ripresa fa sognare il popolo bianconero. Buona anche la prova di Simone Pepe, strepitoso Antonio Cassano per i doriani. Entrambe le formazioni sono state ciniche in attacco, ma troppo sbadate in difesa. Sia Luigi Delneri che Domenico Di Carlo dovranno rivedere gli schemi difensivi delle loro squadre.Primo tempo in cui se la Sampdoria avesse vinto 4-0 nessuno si sarebbe lamentato. La squadra di Di Carlo gioca in maniera sproporzionatamente offensiva, con Franco Semioli, Koman e Cassano dietro a Pozzi. La Juventus prova a cogliere di sorpresa i doriani in contropiede, ma la manovra di gioco è troppo lenta e macchinosa, prevedibile per gli uomini di Di Carlo. Il match si gioca sulle fasce, dove i bianconeri Krasic e Pepe appaiono spaesati e non ancora il meglio, in particolare il serbo che deve ancora adattarsi al ritmo di gioco italiano. Sia l'ex Udinese che l'ex CSKA si riscatteranno nel finale. Prima del gol di Pozzi al 36' (difesa completamente scoperta e Marco Storari beffato dalla traiettoria della palla), la Juve dei primi 45 minuti è tutta nei tiri di di Alessandro Del Piero (ha provato prima il classico gol "alla Del Piero", ma ha aspettato troppo, poi con una punizione che accarezza l'incrocio dei pali) e Fabio Quagliarella. Dopo il vantaggio della Samp, la Vecchia Signora ci mette cuore e grinta (anche un pizzico di frenesia) e il premio per lo sforzo dei bianconeri arriva al 43': Pepe mette in mezzo, trova la testa di Krasic che serve in mezzo all'area di rigore Claudio Marchisio che insacca di esterno destro mettendoci tutta la rabbia i corpo.La ripresa inizia esattamente come i primi 45 minuti erano terminati: Krasic è irresistibile sulla corsia di destra, mette in mezzo e Pepe insacca a due passi dalla porta al 49'. E' ancora il romano che prova la doppietta personale con un bolide dal limite che però non sfonda la porta, bensì lo stomaco dello sfortunato Lucchini. Nel frattempo Krasic veste i panni di trascinatore e manda in tilt la difesa doriana, Il pubblico dell'Olimpico quasi si commuove, rivedendo in quella chioma bionda giunta dalla Russia (per vincere, non solo con amore) la sagoma di Pavel Nedved. La Juve è cinica, ma Cassano è un mago e trasforma in un gol fantastico al 64' al volo. Gli uomini di Delneri non ci stanno e reagiscono subito: ancora uno straordinario Pepe che tira in mezzo alle gambe di Lucchini, Curci respinge ma Quagliarella tutto solo la butta dentro al 67'. La partita si apre: le squadre si affrontano a viso aperto e senza timore, è Pozzi a riportare in parità il risultato al 73'. Tuttavia, nessuna delle due formazione riesce a domare l'altra, la partita si affloscia e la Juve potrebbe chiudere i discorsi con un cross basso di Del Piero, ma Quagliarella arriva in ritardo.La retroguardia sembra un colabrodo: da dimenticare le prestazioni dei vari Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Marco Motta. Paolo De Ceglie è riuscito a sopraffare Semioli, ma con l'ingresso in campo di Marilungo ha avuto non poche difficoltà. Da rivedere gli schemi difensivi e i movimenti di tutto il reparto. Il centrocampo deve proporsi di più nella fase offensiva, senza far mancare il supporto difensivo. Krasic ha preso coraggio nel secondo tempo e senza dubbio è stato uno dei migliori (se non il migliore) in campo, buono anche Pepe molto attivo sulla fascia. Del Piero ha fatto quello che ha potuto, Quagliarella ha offerto buoni spunti. Nell'attesa di ritrovare i vari Vincenzo Iaquinta e Amauri e il metronomo Alberto Aquilani, bisogna assolutamente lavorare sulla difesa.Piccola nota a margine: il 12 Settembre 1993 esordiva Alessandro Del Piero con la maglia della Juventus, 1-1 a Foggia. Oggi ha festeggiato i suoi 17 anni in bianconero