Del Neri può scegliere in attacco: a Udine i Fantastici 4. Ma perde De Ceglie. Il brasiliano d’Italia scatenato. Quagliarella riposato, Del Piero tonico, Iaquinta rodato. Grygera a sinistra. Martinez osservato speciale
VINOVO, 18 settembre - Il giorno dopo, testa bassa e lavorare. Senza evadere dalla realtà e dal buon umore, che serve per recuperare morale. La Juve fermata sul 3-3 dal Lech Poznan si è ritrovata in tarda mattinata, si è suddivisa in gruppi di lavoro e ha ripreso subito la concentrazione con Udine nel mirino. ALTALENA - Buone e cattive notizie, dal centro sportivo zebrato. Intanto, Amauri è abile e arruolabile per la sfida di domani al Friuli, magari a gara iniziata. E il parco attaccanti si completa. Poi, nel mezzo si segnala un Marchisio in crescendo e un Aquilani alla ricerca di un varco. Di contro, il tecnico Del Neri perde De Ceglie, come si temeva. Sottoposto a esami strumentali, è stata evidenziata una distrazione del muscolo lungo adduttore della gamba destra, con prognosi «valutabile in circa 15 giorni». Quindi, a sinistra Grygera, con Motta a destra e al centro Bonucci e Chiellini, per una difesa rimescolata. GOLASSI - Il sorriso, comunque, è quello di Amauri, letteralmente scatenato nell’allenamento. Prima, acrobatico nelle prove con i cross confezionati di Salihamidzic e Grosso. Lui, terminale offensivo con Quagliarella bello riposato e motivato, quasi una prova del nove della coppia del futuro, della coppia ideale. Tuffi e contro-tuffi con palla a gonfiare la rete. E poi la partitella, all’insegna del gol in libertà, diviso dal gemello. Da una parte, Costantino, Bonucci, Grosso, Aquilani e Quagliarella; dall’altra, Storari, Rinaudo, Salihamidzic, Marchisio e appunto il brasiliano d’Italia. Puro divertimento calcistico, sfide nelle sfide e conclusioni tonificanti. Quagliarella e Amauri, dicevamo. Una tripletta a testa e il manifesto programmatico per il futuro è scritto. Parla Fabio, a Juve Channel: «Arrivare in un top club per qualsiasi giocatore è un’immensa soddisfazione. Ora la speranza è riuscire a ripagare la fiducia. Ho trovato un gruppo eccezionale, composto da molti giocatori nuovi, animati dal desiderio di mettersi in mostra. Del Neri? Il mister sa quello che vuole, tocca noi assimilare le sue idee il prima possibile. Dobbiamo crescere in tutto, ma ci aiuteranno i risultati. Basta una vittoria per prendere la strada giusta. La trasferta di Udine per me è molto speciale, lì ho vissuto due anni stupendi. Servirà la Juve vista nel secondo tempo contro la Sampdoria e contro il Lech Poznan: anche se sono fermi a quota zero punti in classifica, non dobbiamo sottovalutarli assolutamente. Li conosco bene e so che si esaltano contro le grandi squadre. Serviranno grinta e umiltà».