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Dopo la rivoluzione, spazio all'evoluzione.


a debacle casalinga contro il Palermo ha messo in evidenza in modo seriamente preoccupante la fragilità difensiva della squadra di Delneri. Perché va bene avere difficoltà nel percepire le volontà tattiche quando si tratta di tenere coperte le fasce, evitando di farsi travolgere proprio sugli esterni, ma quando si va completamente in barca anche per vie centrali allora i problemi sono davvero importanti. Il vecchio lupo di mare Rossi ha giocato un bello scherzetto a Delneri: fuori Maccarone e dentro Pinilla, molto più fisico. Dietro di lui due trequartisti come Pastore ed Ilicic, per andare a far male in mezzo alle linee. E’ bastato questo semplice aggiustamento per sbancare l’Olimpico per la terza volta. La difesa juventina non è mai riuscita a prendere le misure ai tre offendenti avversari, il centrocampo era in perenne inferiorità numerica e l’unica arma in più, gli esterni, non è stata sfruttata a dovere da Melo e compagni. Con Pepe nullo, infatti, gli unici rifornimenti erano per Krasic, che dopo sole quattro partite è già il punto di riferimento. Fa specie, inoltre, vedere come uno splendido campione di quasi 36 anni che all’anagrafe fa Alessandro Del Piero sia l’unico a fare seriamente la differenza tra registi mancati, terzini supposti tali e, soprattutto, “finti” centravanti. Quagliarella non può esserlo in alcun modo e ieri si è visto. Men che meno Iaquinta, in attesa che il vero Amauri torni a giocare con una certa regolarità. Nel frattempo, però, il buon Marotta dovrà giocoforza tornare sul mercato perché questa non è una rosa competitiva per gli obiettivi che la società si è prefissata (quarto posto e qualificazione alla Champions). Invece di pensare ai vari Cassano e compagnia, sarebbe meglio che ci si concentrasse su terzini veri (Bale può essere una pista da percorrere) e registi puri (Ledesma, Montolivo) che possano dare ritmi a una squadra che va a corrente alternata. Poi, se per caso Amauri non dovesse garantire la quota minima sindacale di gol, allora si potrà intervenire per acquistare una punta con la ormai famosa “soluzione Marotta”: prestito con diritto di riscatto. E qui Benzema o Pazzini sarebbero perfetti, ma bisogna anche fare i conti con le big europee. Purtroppo, ora bisogna anche considerare l’appeal che squadre come United o Chelsea hanno in più di Madama. E' èerò evidente che se si vuole tornare a essere grandi bisogna assolutamente tornare a spendere, altrimenti si guarderanno gli altri festeggiare trofei vinti per chissà quanti altri anni ancora. Dopo la rivoluzione, è tempo di iniziare l’evoluzione