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Krasic: "I tifosi mi commuovono"


© foto di Alberto MarianiDurante il periodo estivo i tifosi juventini si sentivano fiacchi, non avevano molte speranze in questa squadra, non avevano un idolo per cui valesse la pena cantare dei cori. Tutti affermavano che non c'era un campione e le maglie che venivano vendute, erano le solite: Del Piero e Chiellini o addirittura senza il nome. Nell'estate del 2009 le maglie numero 28 e numero 4 di Diego e Felipe Melo erano andate a ruba e tutti ben sappiamo com'è andata a finire. Oggi però i tifosi sembrano aver riposto le proprie speranze in Milos Krasic che, dopo la tripletta contro il Cagliari ha ulteriormente scaldato gli animi. Ora si che i tifosi sanno quale maglia acquistare e quali cori cantare. Quel "Milos Milos Krasic Krasic" sulle note di "Pavel Pavel Nedved" riaffiora mille ricordi alla Scirea ed emoziona la freccia serba quasi da commuoverlo. Ecco le sue parole, riportate stamane da Tuttosport: "Sentire i tifosi che cantano il mio nome è un’emozione alla quale non riesco ad abituarmi. La prima volta mi ha fatto venire la pelle d’oca, ma anche nelle volte successive quando sento che gridano Milos Krasic mi batte forte il cuore. Non mi vergogno ad ammetterlo: mi commuove. Domenica sera, anche prima che facessi gol, cantavano per me: in quel momento ho deciso che alla fine della partita sarei andato sotto la curva e avrei regalato la mia maglia. È il minimo che possa fare per loro". Krasic, che da subito ha mostrato la sua voglia di vestire il bianconero rinunciando alle offerte del City, ha poi voluto precisare che la Juve non dipende da lui come ha detto il suo tecnico Gigi Del Neri: "Assolutamente no, la Juventus non è Krasic dipendente. Anzi, siamo un grande gruppo, giochiamo l’uno per l’altro ed è questa la nostra forza. Segnare una tripletta è stata una grandissima emozione. Voglio ringraziare i tifosi che ci hanno sostenuto durante tutta la gara. La cosa più importante, è che abbiamo vinto". Poi con un commento ha lasciato tutti basiti: "Ci sono state alcune fasi di gioco in cui non ho fatto granché". Speriamo che queste " fasi di gioco" succedano anche domenica a San Siro. Il momento decisivo per entrare nel cuore dei tifosi.