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PALAZZI, NON COSI'!


E' il Tuttosport di oggi a riportare una notizia molto particolare sulla questione di Calciopoli 2 e sull'inizio dell'operato di Stefano Palazzi in materia. Il tutto, nell'articolo a firma Alvaro Moretti, gira intorno a un "probabilmente", d'accordo, e proprio per questo motivo ci sentiamo di intervenire prima; come dicevano gli antichi, prevenire è sempre meglio che curare.Riportando alcuni stralci del pezzo si legge che: "Di certo si sa invece il perché sia, pro­babilmente, scattata la pre­scrizione di eventuali reati sportivi per club e tesserati coinvolti loro malgrado nel ca­so Calciopoli 2, prima dalle 140 telefonate appena periziate e sbobinate: la Figc e la Procura federale guidata allora come ora da Stefano Palazzi - parte civile del processo dal suo av­vio nel gennaio 2009 - non ha ritenuto degne di apertura di fascicolo d’indagine - con inter­ruzione della prescrizione per eventuali reati sportivi com­messi grigliando e telefonando ad arbitri e designatori nella stagione 2004-2005".Come-come? Prescrizione? "Non ha ritenuto DEGNE di apertura di fascicolo d'indagine"? Dico, siamo su "Scherzi a Parte" oppure in uno Stato di Diritto?No, così non ci siamo proprio, e se il buongiorno si vede dal mattino, questa "giornata" comincia sotto il peggior auspicio. La Juventus è stata DISTRUTTA dal signor Stefano Palazzi e dal suo collegio; ora è OBBLIGO ETICO MORALE E SPORTIVO il rimettere a posto quegli errori che sono stati commessi dalle stesse persone nel 2006.Tradotto: se allora Stefano Palazzi ha commesso degli errori MADORNALI oggi ha IL PRECISO DOVERE di rimediare ai suoi stessi sbagli, e non c'è prescrizione che tenga se egli vuole mantenere l'immagine di persona super partes, garantista di equità e uguaglianza; il "grande uomo" non è tale quando non sbaglia. Il "grande uomo" è tale quando sa riconoscere i propri errori e porvi rimedio, pubblicamente.Se di questo non ne è capace, le dimissioni sono d'obbligo.Il calcio italiano ha disperatamente bisogno di rifarsi look e credibilità agli occhi del mondo, ancora più a ragione dopo la questione dei trasferimenti Thiago Motta/Milito (trattati dall'Inter con l'allora inibito Preziosi) terminata a tarallucci e vino (multina e tre mesi di inibizione per Massimo Moratti, quando il codice di giustizia sportiva prevedeva ben altro trattamento...), altrimenti abbiamo la conferma assoluta che eventuali "cupole" e "cupolotti" non siano mai stati in quel di Torino, ma piuttosto sulle sponde milanesi.Stefano Palazzi e i suoi collaboratori devono, a prescindere da simpatie o antipatie personali, RIMEDIARE A QUANTO FATTO NEL 2006, con ASSOLUTA EQUITA' DI TRATTAMENTO.Il popolo Juventino non accetterà nessun compromesso; cerchiamo di evitare che il calcio italiano degeneri ancora di più.