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Protagonisti senza onore...


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Il clima è surreale: il protezionismo di cui godono gli esimi rappresentati della seconda squadra di Milano, dopo cinque anni, ancora è tale tanto da permettere a E. Paolillo e M. Moratti di fare affermazioni lesive per il nostro calcio (non solo per la Juventus) e per rendersi, ancora una volta, “protagonisti senza onore”. D’altra parte la dignità non è un costrutto naturale, non si può “comprare”; è possibile che non si arrivi mai nemmeno a capire cosa sia; alcuni atteggiamenti rimangono irrecuperabili come il rispetto per se stessi.Sarebbe necessario un intervento del Ministro Maroni che da tempo parla di tolleranza zero, perché fa bene a perseguire la politica della sicurezza negli stadi, ma quando manca la cultura sportiva e si permette ad illustri rappresentanti di sputarci sopra, non so quanto possa servire schedare chi entra allo stadio.Le dichiarazioni di ieri sono un chiaro invito alla violenza a pochi giorni dal derby d’Italia; auguriamoci che non diano adito a qualche problema ben più grave e il nostro invito, rivolto a chi sarà allo stadio domenica, è quello di supportare la squadra ed evitare schermaglie di così bassa natura.Sarebbe necessario un intervento del Super Procuratore Palazzi, anche se la sua figura, forse, non garantisce imparzialità. Perché se il regolamento impone il rispetto delle istituzioni, chi si sente superiore, tanto da mettere in dubbio la regolarità dei campionati, dovrebbe essere punito alla stessa stregua e con lo stesso metodo adottato verso tutti gli altri soggetti che man mano si sono macchiati della stesso misfatto. Il vaso è veramente colmo!Sarebbe necessario un intervento di G. Abete, concreto questa volta, togliendo semplicemente lo scudetto dell’onestà a chi nei fatti onesto non è. Ci vuole coraggio perché le prove sono tutte li, sbobinate e trascritte senza bisogno di temporeggiare nuovamente, aspettando la manna dal cielo. Ma lo troverà mai questo coraggio o farà il gesto solo quando costretto?Sarebbe necessario un richiamo all’ordine anche da parte del presidente del Coni G. Petrucci, che almeno in questa occasione, anche senza portare acqua al proprio mulino, renderebbe (almeno) rappresentativa la sua carica. Ci sarebbe bisogno poi di un po’ di coerenza, ma questa è difficile da trovare e se nessuna istituzione, per l’ennesima volta, non si sentirà in obbligo, sia pur per semplice dovere morale, di tutelare il nostro calcio, non punendo le provocazioni nerazzurre, allora avremo l’ulteriore conferma che il permissivismo e l’abuso di potere praticato sistematicamente dall’ambiente nerazzurro, sono una chiara realtà, tanto da sovvertire le stesse istituzioni sportive nel loro complesso. Non avrebbe più senso parlare di calcio.Concludo con un invito: noi che sappiamo cosa è la dignità, manteniamo il rispetto per noi stessi ed evitiamo di comportarci come loro!http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1078