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LIVE CALCIOPOLI - Il giornalista Fulvio Bianchi: "Sorteggi regolari"


12:40 - E' il turno dell'ex arbitro ed ex designatore arbitrale Pierluigi Collina. E' un'altra deposizione molto attesa.12: 30 - E' arrivato in aula anche il pm Narducci.12:20 - Capitolo definitivamente chiuso riguardo alla questione sorteggi truccati. A parlare è il giornalista di Repubblica Fulvio Bianchi che, in aula, conferma la regolarità delle designazioni arbitrali nella stagione 2004/05, ricordando l'episodio che lo vide protagonista. "Sorteggiai Racalbuto per Roma-Juventus del marzo 2005 - spiega Bianchi - è vero che arbitrò male ma l'estrazione fu estremamente corretta e regolare. Non c'erano segni sulle palline ne erano calde o fredde e tengo a precisare che non ci fu alcuna pressione, altrimenti avrei immediatamente denunciato il tutto al notaio li presente. Per assistere ai sorteggi non serviva nessun accredito e potevano entrare tutti. C'erano anche altri colleghi delle agenzie di stampa, che erano subito pronti per il lancio della notizia". Speriamo che ora pure i più restii a questa teoria cedano davanti all'evidenza dei fatti.12.00 - Abete è chiamato a fornire spiegazioni sulla telefonata del 25/11/2004 tra lui e Mazzini, "in cui si parlava di un suo intervento nei confronti del dottor Lucchesi, dg della Roma, per una questione che riguardava Totti". "Ricordo che c'era un contenzioso - replica Abete - ma non ricordo molto di tale richiesta di intervento". Abete parla quindi della telefonata del maggio 2005 tra lui e Mazzini, fatta dopo Lazio-Fiorentina: "C'era stato un episodio clamoroso, non fu dato un rigore alla Fiorentina per un mani (di Zauri, ndr) sulla linea di porta, e questo ebbe una eco clamoroso. L'arbitro? Era Rosetti. Questo aveva determinato una situazione critica sul versante della conclusione del campionato; dopo c'era il raduno della Nazionale a Coverciano, e poteva esserci un clima difficile. Le conversazioni con Mazzini? Lo facevamo dopo tutte le partite che avevano comportato qualche problema, anche solo per l'immmagine della Federazione. Non avevo interesse specifico per la Fiorentina, io riconosciuto come trasparente e trasversale. Amico di Della Valle? Sono amico di tanti presidenti". 11:50 - Ora è chiamato a deporre il dg della Federcalcio Valentini.11:45 - L'avvocato Gallinelli interroga Abete in merito ad un contratto di sponsorizzazione tra la Ing Direct e la Federazione Arbitri e chiede con quale criterio fossero stati scelti gli arbitri per tale sponsorizzazione, perchè fu scelto proprio Collina e se quest'ultimo incassò dei soldi. Abete spiega che per questo contratto fu fatta anche un'interrogazione parlamentare e che i soldi furono in parte utilizzati per sponsorizzare le attività del mondo arbitrale, mentre un'altra è confluita alla Federazione. Secondo il presidente federale, Collina fu scelto perchè era l'arbitro più rappresentativo, il migliore arbitro al mondo per sei anni di fila. Tutti ebbero soldi, ha motivo di ritenere Abete, che però non sa se le somme percepite fossero uguali per tutti.11: 33 - In aula, intanto, non si vede ancora il pm Narducci.11:29 - Ora tocca all'avvocato Paolo Gallinelli, che difende l'ex arbitro Massimo De Santis.  11:13 - L'avvocato Prioreschi osserva che secondo l'accusa Abete venne defenestrato dalla cosiddetta cupola. Quindi il legale di Moggi chiede al presidente federale se la sua elezione fosse stata condivisa da tutte le componenti della Federazione. Abete risponde affermativamente: "E' andata così, fu un accordo preso per evitare l'ennesima mortificazione della Federazione con un nuovo commissariamento".11:05 - Prioreschi, legale di Moggi, incalza Abete e gli chiede come mai si arrivò alla nomina di Carraro al vertice della Federcalcio, ricordandogli che all'epoca era candidato e poi si ritirò dalla corsa. Abete replica che "eravamo al rinnovo quadriennale che avviene di solito dopo i mondiali. Dissi a Carraro che volevo candidarmi. In quell'anno, nel 2004, c'era una norma che prevedeva la clausola di massimo consenso, ovvero sarebbe servito un terzo dei voti di tutte le componenti, perciò non sarebbe bastato neanche il 93% dei voti per essere eletti, mancando il terzo di una delle componenti. Alla luce di questa situazione, c'erano solo due sbocchi: il confronto elettorale, che però non avrebbe ad eleggere nessuno, oppure, un accordo tra le varie componenti, che dava luogo alla cosiddetta staffetta. Questa era la soluzione obbligata, per scongiurare il commissariamento. L'accordo venne firmato da tutte le componenti. Ci furono fu un incontro a Milano in cui Carraro significò l'accordo che era stato raggiunto e fu stilato il documento".10: 55 - Abete "ricostruisce" sue cariche in Figc, a partire dal suo primo incarico, nel 1988: presidente del Settore Tecnico fino al 1990, poi presidente della Lega di C fino al 1997, quindi vicepresidente della Federazione fino al 2000, ruolo ricoperto nuovamente nel 2001, fino al commissariamento nel maggio 2006. Ancora capo delegazione ai Mondiali 2006, poi una delega amministrativa fino al luglio 2006 e infine presidente federale dall'aprile del 2007.10: 52 - Ora prenderà la parola il primo teste: il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete.10: 49 - Prioreschi, legale di Luciano Moggi, chiede l'acquisizione di altre 160 telefonate. Il pm si oppone ("Se continuiamo così in ogni udienza bisognerà chiamare il perito e così non andiamo mai avanti"). Il giudice si riserva di decidere il 12 ottobre, data della prossima udienza.10: 43 - Il pm replica che le prove erano a disposizione  della difese già da anni, alla chiusura indagini, e considera solo dilatoria la richiesta dell'avvocato di Pairetto.10:37 - Il legale dell'ex designatore Pairetto spiega che i cd richiesti nel mese di maggio sono stati acquisiti a settembre, precisando però che anche in questi file contenenti i "brogliacci" non si aprivano. E' stata così reperita una chiave elettronica ed è stato possibile visionarli in ritardo, fa sapere l'avvocato, che ha chiesto altri 2 mesi di tempo per leggere i cinque cd.10:29 - L'udienza è iniziata, nonostante l'assenza del pm Narducci. In aula c'è solo il suo collega Capuano.10:10 - E' iniziato l'appello.10:05 - In aula è appena arrivato Luciano Moggi. Presenti anche De Santis, Bertini e Bergamo con i rispettivi avvocati.10:00 - Riprende oggi a Napoli il processo di calciopoli con un’udienza  fondamentale, destinata a lasciare il segno. La difesa di Luciano Moaggi chiederà di mettere agli atti centosessanta nuove intercettazioni telefoniche. Tra queste alcune vedono protagonisti alcuni teste che oggi saranno presenti in aula: Galliani, Cellino, Abete, Collina, Spinelli, Baldini, Pieroni; altre invece riguardono Petrucci, Rosetti, Facchetti, Nucini e Ghirelli. Non ci saranno solamente volti noti, ma anche uno dei notai che assistevano al sorteggio arbitrale di Coverciano così come alcuni giornalisti chiamati all'epoca a estrarre le palline con i nomi deigli arbitri. Come risaputo, mancheranno Moratti, Tronchetti Provera e Tavaroli.