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DOVE SONO LE SCUSE DELLA GAZZETTA?


"Così truccavano i sorteggi"?
Solo il Tuttosport di oggi ha in prima pagina "Metti Collina" così come è stato periziato; la Gazzetta pare non fidarsi di un PERITO del tribunale di Napoli (sarà filo-moggiano, supponiamo...) perché i video su youtube sembrano avere un audio contrastante.Ora, a parte il fatto che un video su youtube è un video su youtube e forse dovrebbero chiedere copia del video originale dall'intercettazione originale (che è disponibile, non ci sono "problemi tecnici" di sorta...), non è che ci stupiamo poi più di tanto se pensiamo al fatto che l'allora maggiore Auricchio aveva svolto le sue minuziosissime indagini consultando...i fogli della rosea; pare quindi prassi comune andare a cercare le prove su files o su testi che potrebbero non essere integri, o "riaggiustati" (non è detto che lo siano, ma potrebbero), anziché andare a prelevare il format originale delle cose.Piuttosto, non è apparso oggi il titUlo "COSI' NON TRUCCAVANO I SORTEGGI", né c'è traccia di pubbliche scuse per la disinformazione data all'epoca; nonostante le testimonianze di giornalisti, nonostante quelle degli arbitri, NESSUNO della Gazzetta ha pensato che le scuse, per quel titUlo infamante di allora, fossero quantomeno legittime.Non bastasse questo, neanche la testimonianza di Abete, che fa letteralmente cadere la tesi della cupola, è stata sufficiente alla Gazzetta per riconoscere i propri errori, e tentare di "riaggiustare" un minimo di credibilità, nei confronti di tifosi al di fuori di quel di Milano.Eppure lo scenario e gli orizzonti sono ormai abbastanza nitidi; la domanda che ci viene da farci è che cosa aspettino a porre rimedio agli sbagli commessi, dato che sono stati errori in buona fede (come quelli arbitrali degli ultimi quattro anni...); pesa come un macigno sulle nostre persone il trovarci a richiamare alle proprie responsabilità dei professionisti del settore che hanno il diritto/dovere di fare informazione trasparente, sollecitandoli sulle questioni etiche del giornalismo e della comunicazione, delle quali non dovremmo essere noi a ricordarne i contenuti. Ci sentiamo del tutto inadeguati a salire sul "cadreghino" per distribuire "lezioni di educazione all'informazione", e preferiremmo di gran lunga essere qui a parlare di tutt'altro, ma così stanno le cose. In questo senso, ci sentiamo di dire che La Gazzetta dello Sport ha un debito quadriennale con i Tifosi della Juventus, e che è giunto il momento di saldarlo.Non con lo sconto; semmai con gli interessi, com'è logica e norma in ogni stato di diritto.