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TREZEGUET avvisa l'Inter: "La Juve è la Juve, può battere chiunque. Agnelli vincerà tantissimo"


© foto di Francesco CherchiSarà il primo derby d'Italia senza David Trezeguet, uno che nel corso della sua lunga ed onorata carriera ha spesso giustiziato l'Inter. Ora il bomber franco-argentino veste la maglia dell'Hercules Alicante, ma sulle colonne del "Corriere dello Sport" "gioca" in anticipo la partitissima di stasera: "La vittoria a Milano di tre stagioni fa? E' stata una partita molto bella che affrontammo con un distacco importante dall'Inter in classifica - ricorda David -. Anche se eravamo praticamente tagliati fuori dalla corsa per lo scudetto, volevamo vincere e vivemmo una serata emozionante. Se stavolta i bianconeri potranno bissare l'impresa? Se gestiscono bene il match possono vincere. La Juve è la Juve e può battere chiunque. Inter più rodata? Sicuramente la Juventus ha cambiato molto e come tutte le formazioni rinnovate ha bisogno di tempo per trovare un'identità. Per giunta giocherà in trasferta, contro un'avversaria forte e consapevole delle sue potenzialità. I rischi, dunque, ci sono, ma la Juve ha a disposizione un gruppo importante ed esperto. Anche per la squadra che in questi anni ha vinto di più in Italia non sarà facile. Nerazzurri ancora favoriti per lo scudetto? Sì perché è reduce da parecchi successi e ha cambiato poco a livello di giocatori. La differenza la sta facendo la mentalità vincente e la conferma arriva dall'ottima partenza che ha avuto in campionato. Direi che è la squadra da battere. Rammaricato per aver lasciato Torino? La Juve ha deciso per un ricambio generazionale e ha puntato sui giovani. In ogni storia c'è sempre un inizio e una fine e dal mio punto di vista era terminato un ciclo. Era giusto lasciare spazio ai giovani motivati che erano arrivati. Con i dirigenti mi sono lasciato bene, ma anche con i compagni e i tifosi c'è ancora feeling. A Torino ho avuto la fortuna di trascorrere un periodo fantastico della mia carriera e ho conosciuto tante persone eccezionali. Una di queste è Andrea Agnelli: lo stimo molto e, dopo aver avuto l'onore di conoscere Gianni e Umberto Agnelli, sono convinto che anche lui otterrà gli stessi importanti risultati dello zio e del padre. Basta dargli tempo. Come mi trovo all'Hercules? Bene. Gioco in un campionato dIverso, più divertente e tecnico di quello italiano. Sicuramente qui c'è meno pressione, ma si lavora ugualmente sodo. Ho trovato un bel gruppo e nonostante i traguardi siano diversi rispetto a quelli per cui ero abituato a lottare, mi diverto. Vi assicu­ro che ho ancora voglia di giocare e di segnare. Spero di dimostrarlo anche a Madrid contro il Getafe".