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- La Repubblica: TUTTO IN CASSAFORTE...


 
Visuale del Tribunale di NapoliSe il superprocuratore Stefano Palazzi ci ha messo cinque mesi per deferire Chivu (vero scandalo: una settimana sarebbe stata anche troppa), chissà quanto ci metterà per venire a capo di Calciopoli-2? E non mi riferisco alle 180 mila intercettazioni che Giancarlo Abete ha fatto acquisire a Napoli: per leggere tutte quelle ci vorranno un paio d'anni. Ma mi riferisco alle 187 telefonate che sono state trascritte dal perito Porta e che la Figc ha acquisito il 23 settembre e consegnate già a Palazzi. Vero che il superprocuratore si fida poco dei suoi sostituti ed è già impegnato con un'altra rogna, quel "Premiopoli" le cui tracce si perdono addirittura nel Palazzo. Ma la Juventus il 10 maggio scorso, più di 150 giorni fa, ha presentato un esposto in Figc, chiedendo, come primo provvedimento, che venga revocato quello scudetto del 2006 che i saggi di Guido Rossi assegnarono all'Inter. Andrea Agnelli ha sollecitato di recente Abete e ora tutto dipende da Palazzi e dai suoi 007: volendo (appunto, volendo...) sarebbe un'inchiesta abbastanza breve. Le intercettazioni acquisite in cancelleria a Napoli sono 187 ma quelle che interessano per il "caso Inter" sono una cinquantina, non di più. Ma Palazzi non parte: come mai? Aspetta autorizzazioni da Napoli? Deve formare ancora la sua "squadra"? Non si sa: Abete aveva promesso velocità e trasparenza. Siamo in attesa... Per carità, non è una decisione facile quella che dovrà prendere la procura federale: stabilire cioè se il comportamentodell'Inter, dal punto di vista "etico", debba portare o meno alla revoca dello scudetto. La decisione finale, dopo la chiusa inchiesta di Palazzi, spetterà al consiglio federale Figc. Da valutare le telefonate di Moratti ma ancora di più quelle di Facchetti a designatori e arbitri. E' chiaro che Moratti non ha alcuna intenzione di restituire quel titolo (non per niente lo chiamò "lo scudetto degli onesti"): ma entro la fine della stagione agonistica, 30 giugno 2011, Palazzi e Abete dovranno venirne a capo. Più complicato, credo, che si possano riaprire i processi sportivi: anche se alcuni avvocati sostengono che non ci sia prescrizione.Intanto su Calciopoli è iniziata la partita decisiva anche a Napoli: entro ottobre sfilata di testimoni eccellenti. Martedì 12 toccherà a Rosetti, al notaio fiorentino Tavassi, forse a Galliani e Del Piero. Il 19 ottobre sono stati chiamati Moratti, Tronchetti Provera, Tavaroli, Cipriani (ha già detto di sì), Ibrahimovic e altri calciatori. Il 12 inoltre il tribunale stabilirà se acquisire le 130 intercettazioni sbobinate da Nicola Penta per conto della difesa di Luciano Moggi, mentre nella stessa data i difensori di Gigi Pairetto presenteranno una trentina di intercettazioni nuove che riguardano Racalbuto, Paparesta, De Santis, Nucini, eccetera. Si parlerà anche delle partite Juve-Milan, Cagliari-Juve e Lecce-Juve. Inoltre in una delle gare incriminate per l'ipotesi delle ammonizioni mirate, vale a dire Fiorentina-Bologna, si scopre che il commissario Aia aveva dato il massimo dei voti (8,70) all'arbitro De Santis. Luciano Moggi ha appena acquistato altri due Cd (ci sono circa 10.000 intercettazioni) e li ha affidati ai suoi periti, che stanno lavorando ancora su molte chiamate di Facchetti (aveva due telefonini, uno dell'Inter e uno dell'assicurazione). Ma a Napoli vanno avanti spediti, merito anche del presidente Maria Teresa Casoria, mentre Stefano Palazzi ha messo tutto in cassaforte e ha fatto piazzare due guardie davanti all'ingresso del suo ufficio. Di chi ha paura?