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Processo Calciopoli, suspense Moratti ....


 La decisione sul presidente dell’Inter verrà presa nelle prossime settimane: uno dei legali di Moggi lo ritiene superfluo, l’altro lo vuole incalzare sulle telefonate di Facchetti e sui pedinamenti. La sentenza tra febbraio e marzoTORINO, 10 ottobre - «Moratti stia pure a casa sua, non ho più bisogno di lui come testimone. A questo punto per noi può anche andare bene così, visto che i cinquanta testimoni dell’accusa si sono rivelati testimoni a nostro favore». Insomma, Luciano Moggi scarica Massimo Moratti, che doveva comparire come testimone al processo del Tribunale di Napoli venerdì scorso, ma che era stato trattenuto a New York da impegni di lavoro. A questo punto potrebbe non dover più comparire, anche se lo stesso Moggi poi spiega: «La mia è una provocazione, anche alla luce dell’ultima udienza che ha evidenziato ancora una volta l’inconsistenza delle accuse nei miei confronti». Come dire: non è detto che Moratti, alla fine, non debba fare un salto al Palazzo di Giustiza di Napoli. DUE OPINIONI - La situazione è questa: Paolo Trofino, uno dei due avvocati di Moggi, sarebbe più propenso a non chiamare Massimo Moratti sul banco dei testimoni, soddisfatto di come in questa fase del processo stiano andando le cose. I soli interrogatori ai testi dell’accusa sono serviti, a suo parere, a smontare in modo sostanziale l’accusa di associazione a delinquere e, dunque, sarebbe superfluo chiamare dei testimoni “a discarico” se non c’è niente “da scaricare”. Maurilio Prioreschi che con Trofino ha proficuamente lavorato per la difesa di Moggi sarebbe, invece, dell’idea di chiamare Moratti, approfittando per chiedergli conto delle telefonate che lo coinvolgono o coinvolgono Giacinto Facchetti, presidente dell’Inter all’epoca dei fatti, così come delle indagini private che avrebbe commissionato per scandagliare la vita dell’arbitro De Santis. IL DILEMMA - Una decisione verrà concordata nelle prossime settimane, visto che i legali di Moggi si sono ancora riservati di elencare i loro testimoni. Il che crea una sorta di “suspance Moratti” intorno alla possibilità della testimonianza del presidente interista, che potrebbe risultare comunque clamorosa dal punto di vista mediatico, visto che sarebbe l’occasione del primo faccia a faccia fra Moratti e Moggi da quattro anni a questa parte.