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Calciopoli, la notifica che smonta il teorema Auricchio...


In attesa della prima mossa di Palazzi, domani riprende il processo di Calciopoli a Napoli: al centro dell’attenzione il documento che svela le incongruenze sul caso De SantisROMA, 11 ottobre - Sarà la settimana dei calciatori al processo Calcio­poli, potrebbe essere (se cadessero le ultime riserve giuri­diche e i problemi di Premiopoli) anche quella in cui la Procura federale apre la cassaforte, toglie lucchetti e cate­ne di recente fatte piazzare da Palazzi davanti a scaffali e armadi in via Po e comincia ad esaminare le telefonate trascritte dal perito Roberto Porto sul coinvolgimento del­l’Inter.ALEX, NESTA, LEDESMA - Domani si torna in aula, a Napoli, e all’ordine del giorno ci sono le testimonianze evo­cate da Massimo De Santis dei protagonisti delle gare contestate come prove della frode e dell’associazione del­l’ex arbitro di Tivoli. Ad ora non sono giunte al legale di De Santis, Gallinelli, giustificazioni dei big del calcio chiama­ti a deporre: Del Piero e Ledesma, capitani di Juve e Lec­ce, risponderanno sulla gara del Via del Mare; Nesta sul­le ammonizioni mai ricevute - nonostante la diffida - che gli consentirono di giocare il match-scudetto con la Juve dell’8 maggio; Tagliavento e altri assistenti, ma anche Galante e Alberto protagonisti di una espulsione consi­derata reato dai pm in un celebre Livorno-Siena 3-6. Non ha risposto né sì, né no Ibrahimovic, convocato dalla Sve­zia per il match contro l’Olanda. Ci dovrebbero essere Frey e Gamberini. Col dubbio sulla chiamata di Moratti, che la difesa Moggi si riserva ancora per qualche giorno, il 12 dovrebbero testimoniare il notaio di Coverciano Tavassi, mentre in arrivo direttamente dall’affaire Telecom c’è lo 007 Cipriani, gran pedinatore di calciatori, dirigenti e ar­bitri che ha denunciato le prassi di Tavaroli e gli input aziendali di cui dovrebbe parlare Tronchetti.AURICCHIO TIME - Ma il vero colpo di scena in chiave De Santis dovrebbe essere il ritrovamento di un documento: la notifica recapitata all’ex arbitro di proroga delle indagi­ni napoletane firmata il 9 maggio 2005 dalla Procura (con notifica risalente a giugno). E’ importante - forse fonda­mentale - questo particolare perché in una delle lunghe au­dizioni del tenente colonnello Auricchio proprio all’avvo­cato Gallinelli disse che De Santis (l’unico arbitro nella Cupola ipotizzata da Auricchio e dai pm) era uscito dall’as­sociazione a gennaio perché ormai a conoscenza del fatto di essere intercettato, visto l’invio della richiesta di proro­ga delle indagini a suo carico. Auricchio dice in tribunale: «Aprile 2005 è un periodo investigativo piuttosto chiaro, De Santis riceve una notifica di proroga delle indagini... Il comportamento storico del De Santis in questo momento storico del campionato è un comportamento oggettivamen­te contrario alla Juventus. Secondo noi De Santis a parti­re dal febbraio, in merito alle sue attività di acquisizioni sulle inchieste che lo stavano andando a riguardare, ha fat­to questo tipo di valutazione. Parliamo di febbraio, marzo e aprile. A febbraio aveva le esigenze conoscitive, ad apri­le ha avuto direttamente cognizione. E’ stata notificata la richiesta di proroga delle indagini ai soggetti sottoposti a indagine. Lecce-Parma? Invece rientra nell’associazione , evidentemente il signor De Santis ricambia». Insomma: un’altra crepa nell’ipotesi investigativa di Auricchio. Che potrebbe sottrarre De Santis dall’ipotesi associativa per il tempo necessario a far finire il campionato, Lecce-Parma compresa. Perché proprio per quella gara ha beccato 4 an­ni scontati dalla giustizia sportiva.Alvaro Morettihttp://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/j...orema+Auricchio