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Fulvio Bianchi: "Altre prove, la Figc che aspetta ad agire?"


Parla il giornalista di Repubblica dopo l'udienza di ieri.
© foto di Claudio SottileI nuovi sviluppi del processo a Napoli e le ulteriori conferme di una cupola inesistente stan sempre facendo volgere di più il bilancino del successo dalla parte delle difese. Ma a parte questo manca qualcosa, sul piano sportivo perchè la Figc continua a dormire sull'inchiesta sportiva riguardante le nuove intercettazioni? Fulvio Bianchi, giornalista di Repubblica, se lo chiede e nella sua consueta rubrica "Spy Calcio" rivela novità e si pone le solite questioni. "Nei prossimi giorni la procura federale dovrebbe mettersi al lavoro sull'esposto presentato dalla Juventus riguardo alla revoca dello scudetto del 2006 assegnato a tavolino dai saggi (?) - esordisce Bianchi - ora il superprocuratore federale Stefano Palazzi non ha più scuse per continuare a rimandare, ha tutto il materiale disponibile per procedere". Sui tempi dell'inchiesta il giornalista del quotidiano romano non si sbilancia ma vede una dead-line: "Il tutto dovrebbe concludersi entro fine stagione, 30 giugno 2011 massimo per l'inchiesta. Poi il consiglio federale dovrà esprimersi in merito se la revoca debba aver luogo o meno". Stilettata poi all'Inter: "Sappiamo benissimo che i nerazzurri non hanno alcuna intenzione di restituire il titolo assegnato a tavolino, tra l'altro i rapporti tra il presidente Figc Abete e Moratti sono tutt'altro che idilliaci. Sentendo le parole dell'avvocato Paco D'Onofrio riguardo alla rinuncia dell'eventuale prescrizione, in quanto si ritengono onesti, da parte dei milanesi sappiamo benissimo che il presidente Moratti non farà mai un passo del genere". Infine si parla di novità e nuove indagini a supporto della tesi di revoca: "In un brogliaccio dei carabinieri, mai consegnato alla Figc e ritenuto non rilevante dal pool di Auricchio, si è venuto a conoscenza di un colloquio telefonico tra Pairetto e Facchetti in cui si parlava, tanto per cambiare, di griglie arbitrali. Un'altra telefonata invece tra l'ex designatore e Lanese, in merito a Inter-Juventus del novembre 2004, porta a galla un altro elemento: l'arbitro di quella sfida Rodomonti, a detta di Lanese, era pro-milanesi. Per la cronaca in quella gara vi fu la mancata espulsione di Toldo per fallo da ultimo uomo. Per Bergamo era ammonizione, per Collina era rosso".