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Di Livio: "Rivedo la Juve vecchio stile. Krasic diventerà l'esterno più forte. Cari Ciro e Alex, mi avete deluso


© foto di Federico De LucaL'ex ala destra della Vecchia Signora, Angelo Di Livio, è tornato a parlare delle vicende bianconere ai microfoni del programma di Nicola De Bonis, "Stile Juventus", su Nuova Spazio Radio di Roma. Interessanti i suoi giudizi sulla squadra di Delneri e sulla polemica scoppiata qualche mese fa tra i suoi cari amici Alessandro Del Piero e Ciro Ferrara, a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate dall'ex allenatore juventino a "La Gazzetta dello Sport" ("I giocatori che si sono lamentati di me poi hanno fatto peggio: si vede che sono proprio asini. Del Piero è la storia, ma vuole giocare sempre ed è un problema", aveva attaccato Ferrara).TuttoJuve.com ha trascritto integralmente l'intervista al "Soldatino" Di Livio:Come vedi la nuova Juve che sta plasmando Gigi Delneri?"Devo dire che soprattutto nell'ultima partita, quella contro l'Inter, ho visto una squadra che ha acquistato un 30-40% in più rispetto alle altre partite; questo è un aspetto molto importante. E' chiaro che la Juve deve ancora migliorare ed ha ancora margini di miglioramento, però secondo me la strada è quella giusta. Ho rivisto la Juve 'vecchio stile', con grinta, con personalità, è andata ad affrontare l'Inter a Milano senza paura. Sembra ci siano i presupposti per rivedere una Juve importante. Questo è merito della società, che a mio avviso ha fatto degli acquisti importanti, uno su tutti, Krasic; poi è merito dell'allenatore, che sta facendo in modo di dare quell'amalgama giusta a questa squadra, che è una squadra blasonata, ma per i vari problemi che ha avuto, ha attraversato momenti difficili. Mi sembra però che ora stia andando bene e sono molto contento".Ci fa piacere. Tu sei rimasto molto legato alla Juve, hai passato anni splendidi con la maglia bianconera..."Come non potrei rimanere legato ad una società così? Mi ha permesso di diventare un giocatore importante, di vincere tanto. Poi purtroppo il mio discorso, è un discorso un po' strano che faccio anche fatica ad affrontare: dalla Juve sono dovuto andare via a malincuore e quindi... lasciamo perdere le polemiche. C'è sempre grande rispetto".Quando sei arrivato a Firenze come è stato l'ambientamento?"E' chiaro che inizialmente, venendo dalla nemica storica, sono stati molto freddi con me. Poi, però, mi sono guadagnato il rispetto, hanno conosciuto che persona ero. Prima di me anche Torricelli ha vissuto la stessa cosa. Chi gioca per cinque-sei anni nella Juve, continua ad avere dentro la voglia di lottare, la voglia di sacrificarsi, la voglia di essere professionisti: per questo grazie veramente alla Juve".Pensi che Pepe possa essere un tuo erede? Anche se forse ha caratteristiche diverse..."Diciamo che lui forse è molto più offensivo di me, però in questo ultimo periodo è cambiato anche il metodio di gioco: ad esempio lui ad Udine faceva la punta esterna molto alta, invece ho visto che qui alla Juve si abbassa molto. A me Pepe piace. Forse in questo momento è un po' in difficoltà, ma ha grandissimi margini di miglioramento, sicuramente".D'altra parte non è mai facile ambientarsi nella Juventus..."Anche io, che venivo dal campionato cadetto, le prime volte che ho indossato la maglia della Juve...quanto pesava quella maglia! Pesava tantissimo. Serve un po' di tempo prima che uno riesca a sciogliersi bene".Cosa pensi della polemica a distanza tra Ferrara e il capitano Alex Del Piero? Anche se sei amico di entrambi, tu da che parte stai?"Sono molto amico di entrambi e infatti sono stato rimasto un po' stupito. Ti posso dire la verità: sono rimasto deluso da entrambi, perchè se c'erano da chiarire determinate cose, se le dovevano dire in faccia. Le hanno dette fuori e secondo me non sono stati corretti. Hanno rovinato un rapporto che durava da 15-16 anni. Si poteva evitare. Poi per carità, i problemi ci sono, ce li hanno tutti...".Ma tu hai parlato con Ciro e con Alex?"Sì, io ho parlato con tutti e due, ma ad un certo punto ho lasciato stare perchè ho visto che le teste sono entrambe dure".Cosa manca a questa Juve rispetto a quella nella quale hai giocato tu? Anche se sono delle situazioni completamente diverse..."Sì, completamente diverse. Questa è una Juve molto nuova, sotto tutti i punti di vista, anche sotto l'aspetto societario. Marotta è una di quelle persone in gamba nel nostro ambito e secondo me sta facendo un grandissimo lavoro. Per quanto riguarda la squadra, sono stati fatti tantissimi acquisti e bisogna darle un po' di tempo. Contro l'Inter abbiamo visto dei miglioramenti incredibili, sotto tutti i profili. Io ne sono convinto, ne sono sicuro che questa squadra, alla lunga, possa dire la sua".Questi esterni bassi che fanno tanto discutere, che non riescono ancora a convincere..."A me sinceramente De Ceglie piace molto. Con l'Inter mi è piaciuto anche Grygera, quando è passato a sinistra. E' chiaro poi che Delneri voglia due esterni bassi che attacchino in continuazione, ma ti devo dire che da questo punto di vista si può sempre migliorare, andando ad acquistare un altro giocatore. Mi sembra che comunque l'impostazione della squadra sia importante. Ho visto anche una compattezza incredibile: mi è piaciuto, dopo tanto tempo, Felipe Melo, che a mio giudizio sta facendo bene. Mi è piaciuto moltissimo anche Aquilani, che è un giocatore che può fare la differenza se non ha problemi fisici. Krasic è stato uno degli acquisti più importanti fatti in Italia negli ultimi anni, perchè è un esterno favoloso e mi sembra anche un ragazzo molto umile".Ti sta convincendo così tanto il serbo?"A me sì, tantissimo. A parte che lo conoscevo già da prima, ma lui adesso che imparerà anche la lingua diventerà l'esterno più forte".Quello che sembra il problema più evidente di questa Juve è la mancanza di un "puntero", il classico centravanti che fa una trentina di gol a stagione. "Chi ce l'ha se lo tiene stretto. Tutti hanno un po' di problemi sotto l'aspetto del gol. Abbiamo visto anche l'Inter l'anno scorso con Milito, che ogni volta che toccava il pallone andava dentro; quest'anno invece riesce a fatica a prendere la porta. E' un momento particolare, però io darei fiducia alle punte juventine".Tu giocheresti con un brevilineo ed una punta di peso?"Delneri gioca sempre con uno alto ed un brevilineo. L'ha sempre fatto. Con l'Inter ha giocato con Iaquinta e Quagliarella. Poi gioca con Del Piero un po' più basso e Amauri o viceversa".