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Krasic: «Penso solo a vincere. Voglio sei punti ora»


 Il serbo bianconero vuole dimenticare la brutta serata di Marassi e rifarsi in campionato: «Mi è spiaciuto non poter giocare contro l’Italia ma una settimana senza impegni mi riconsegna alla Juve più riposato. Le prossime due gare devono portarci in zona Champions. Non ci sono alternative, dobbiamo ottenere il massimo»
Serbia, appello all'Uefa J-Day a Vinovo TORINO, 16 ottobre - Dopo un martedì di (stra) ordinaria follia, per Milos Krasic e gli altri giocatori serbi del nostro campionato il primo obiettivo è guardare avanti. Riappropriarsi della routine di una professione che magari qualche tensione finisce pure con il generarla, ma in cambio di gratificazioni enormi. Gli ultimi giorni, invece, sono stati un’altra cosa. Infatti dimenticare Genova, è la parola d’ordine. Si tratta innanzitutto di un comprensibile gesto di autodifesa, perché i Krasic, gli Stankovic con certi personaggi alla Ivan Bogdanov dovranno continuare a confrontarsi. O perlomeno temono di doverlo fare. Non lo dicono, ma certi silenzi raccontano tutto. SENZA ALTERNATIVE - Meglio concentrarsi sul campionato, dunque. Ed è esattamente quello che Krasic fa, accettando dopo un’ora di lezione d’italiano di spiegare le sue sensazioni, seppure confinandole al solo ambito juventino: «Sono motivatissimo e in buone condizioni fisiche. Mi è spiaciuto non poter giocare contro l’Italia, ma una settimana senza impegni mi riconsegna alla Juve più riposato. I prossimi due impegni di campionato, contro Lecce e Bologna, devono portarci in zona Champions. Non ci sono alternative, dobbiamo ottenere sei punti» . LA RINCORSA - Riuscirci sarà più semplice se Krasic dovesse confermare lo straordinario momento di forma esibito prima della pausa per le nazionali. Ma a sentire il serbo i tifosi e soprattutto Del Neri dovrebbero persino aspettarsi dei progressi. Infatti il numero 27 nei giorni scorsi aveva offerto una spiazzante autocritica, peraltro argomentando in maniera esauriente: «Sono appena al 60% della condizione, perché non ho effettuato la preparazione estiva. Anzi, la sto effettuando adesso, lavorando duro in settimana. Appena mi sarò messo in pari con i compagni, vedrete il vero Krasic» . Il che ha quasi del minaccioso per i prossimi rivali. Nell’ultimo mese il solo Federico Balzaretti è riuscito ad arginarne gli slanci, anche perché ha evitato l’improbabile braccio di ferro ( meglio, la sfida sul piano della corsa) aspettando il rivale nella sua zona. Una tattica rischiosa, perché c’era la possibilità di farsi travolgere, ma che nell’occasione ha pagato. Anche perché Krasic trovò una collaborazione minima nei compagni. E questo è il punto centrale della questione. Del Neri dovrà trovare delle soluzioni alternative alla solita fuga sulla fascia destra del serbo. Il solo avere un altro deciso incursore sul lato opposto del campo renderebbe il tutto meno prevedibile e in tal senso il ritorno di Jorge Martinez potrebbe rivelarsi prezioso. Krasic comunque non si lamenta. Anzi, si gode l’attimo. Genova è stata solo una parentesi.