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Calciopoli, sparita una telefonata Facchetti-Pairetto


 In un’altra chiamata “irrilevante” l’ex designatore sgrida Racalbuto per la direzione pro Juve. Le intercettazioni relative a colloqui tra i vertici dell’Inter e il mondo arbitrale sono circa un centinaio. Nel faldone spuntano pure telefonate con la FaziTORINO, 16 ottobre - Come nei migliori noir, il processo di Napoli si tinge di giallo. E’ infatti un mi­stero la scomparsa di un fi­le audio che riproduce una telefonata tra l’allora pre­sidente dell’Inter Giacinto Facchetti e l’ex designato­re arbitrale Pierluigi Pai­retto: spulciando nella mo­le di intercettazioni, i con­sulenti della difesa di Lu­ciano Moggi hanno indivi­duato il brogliaccio ( del 2 febbraio 2005, alle 10.30) della telefonata ovvero il documento in cui i carabi­nieri hanno sintetizzato il contenuto di quel colloquio, ma volendo andare a ria­scoltare l’intercettazione, perché molte volte i bro­gliacci sono incompleti o addirittura riportano ele­menti inesatti, quell’audio tra Facchetti e Pairetto non è stato trovato. E’ scompar­so o è stato, più semplice­mente, perso? La questione risulta preoccupante per­ché l’audio in questione po­trebbe non essere l’unico a mancare. OMISSIONI - E in effetti il legale di Moggi, l’avvocato Maurilio Prioreschi, lancia l’allarme a “ Il Bianco e il nero” su Radio Radio: «Non si trovano centinaia di te­lefonate. Prima c’erano dei brogliacci illegibili su cd e adesso che li abbiamo aper­ti sono ancora illegibili, al loro interno ci sono telefo­nate importantissime » . Co­me quella del 17 gennaio 2005 tra l’arbitro Racalbu­to, che il giorno prima ave­va diretto Cagliari- Juven­tus (vinta 4-2 dai biancone­ri con la polemica innesca da Cellino che aveva accu­sato l’arbitro di aver minac­ciato in campo i giocatori del Cagliari) e Pairetto: l’ex designatore “ sgrida” il di­rettore di gara per gli erro­ri che avevano favorito la Juventus, ma Racalbuto spiega le sue ragioni. « Eb­bene, in quella telefonata l’arbitro sottolinea come sia lui a essere costantemente insultato dai giocatori di casa, e alla fine è stato co­stretto a espellerne uno. Nel brogliaccio informatico questa telefonata è stata tralasciata: i due parlano del match e Racalbuto. E così altre centinaia di te­lefonate. Come mai tutto questo? Scarsa professiona­lità dei carabinieri? Chi ascoltava non ci sentiva? Si sono sbagliati? L’hanno fat­to apposta? Questo è lo scandalo di questa storia: centinaia di telefonate che restano misteriose » . I dub­bi di Prioreschi si spostano poi sul club nerazzurro: «Non c’è una telefonata del­l’inter nel materiale d’accu­sa: è un caso? E’ inutile che ci si arrovellino su chi ha detto Collina, questo è quello che non torna » . TUTTI ATTORI? - La telefo­nata tra Racalbuto e Pai­retto permette poi una ri­flessione su quanto sostie­ne l’accusa: per i pm le schede svizzere dovevano servire a Moggi e agli arbi­tri per telefonarsi senza es­sere intercettati perché, in quei colloqui, dovevano prendere accordi pro Ju­ventus. Risulta però al­quanto bizzarro che gli stessi personaggi facciano telefonate dal tenore oppo­ste con le sim italiane, qua­si che interpretassero una parte da veri attori profes­sionisti. NUOVE TELEFONATE - In attesa che il giallo venga sbrogliato, le difese dell’ex dg bianconero, di Massimo De Santis e dello stesso Pairetto hanno intenzione di chiedere l’acquisizione di altre telefonate: tra le 186 già trascritte da Roberto Porto, perito del tribunale di Napoli, tra quelle per le quali è già stata inoltrata al giudice Teresia Casoria la domanda di inserimento nel procedimento e queste nuove, il totale del corpus di intercettazioni dovrebbe ammontare a 500. INTERCENTUS - Circa un centinaio di telefonate ri­guardano le utenze dell’In­ter: ovviamente i cellulari di Massimo Moratti e di Giacinto Facchetti, oltre al numero della sede del club nerazzurro. E i vertici della società parlano un po’ con tutti: dall’ex arbitro De Santis, accusato di appar­tenere alla cupola moggia­na, agli ex designatori Pai­retto e Paolo Bergamo, al­l’allora segretario della Fe­dercalcio Francesco Ghirel­li. Ma nel corposo faldone spuntano anche alcune te­lefonate a Maria Grazia Fazi, ex segretaria del Can assai vicina a Bergamo, considerata dagli inquiren­ti uno dei personaggi cen­trali di Calciopoli.