Agnelli: «Non faremo un aumento di capitale, abbiamo risorse adeguate. Il Consiglio di Amministrazione passa da 7 a 11: dentro, oltre al ceco, anche il dg Marotta, Michele Briamonte e Aldo Mazzia
FOTO: Nedved nel Cda Discutine su Facebook TORINO, 27 ottobre - L'assemblea dei soci della Juventus ha approvato il bilancio di esercizio 2009-10, che si è chiuso con una perdita di 11 milioni di euro, a fronte di un utile di 6,6 milioni nell'esercizio precedente. I ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili a quota 240,2 milioni (-0,2 milioni sul 2008-2009) e sono composti principalmente da 'diritti tv e proventi medià, che ammontano a 151,4 milioni (il 63,1% del fatturato complessivo). I costi operativi sono cresciuti invece dell'1,2% a 196,5 milioni. «L'andamento economico dell'esercizio 2010-11 - spiega il direttore finanziario della Juventus, Michele Bergero - sarà influenzato dalla mancata partecipazione alla Champions League, che comporterà minori proventi dalle competizioni europee e minori ricavi commerciali, e dall'entrata in vigore della normativa sulla vendita collettiva dei diritti televisivi. Per questo, per l'esercizio in corso prevediamo una perdita significativa. Non faremo un aumento di capitale - aggiunge il presidente, Andrea Agnelli - perchè la società ha le risorse adeguate per affrontare l'esercizio in corso. A dicembre, poi, aggiorneremo il piano industriale pluriennale e in quella sede faremo le valutazioni». L'assemblea degli azionisti ha approvato anche l'aumento da 7 a 11 del numero dei componenti del Consiglio di amministrazione e il conseguente ingresso in Cda del direttore generale, Beppe Marotta, di Pavel Nedved, Michele Briamonte e Aldo Mazzia.