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Scudetto Inter, la Figc si sta muovendo su esposto ...


Scudetto Inter, la Figc si sta muovendo su esposto JuvePalazzi lavora alla relazione sull'esposto della club bianconero. Abete vicino alla svolta: la revoca presto in Consiglio federale. Il presidente accelera sul titolo 2006, che potrebbe essere tolto ai nerazzurri nel 2011TORINO, 28 ottobre - Strano periodo, l’autunno, per finire il letargo, ma la giustizia sportiva ha tempi imprevedibili e sembra aver scelto questa stagione per un clamoroso risveglio sui temi di Calciopoli. A 171 giorni dall’esposto della Juventus che, firmato da Andrea Agnelli, chiedeva la revoca dello scudetto del 2006, assegnato a tavolino all’Inter, qualcosa in Federazione si sta muovendo e qualcosa potrebbe muoversi ancora nell’immediato futuro. Sembra infatti che Stefano Palazzi, il cui immobilismo stava scatenando la rabbia dei tifosi bianconeri, stia lavorando alacremente alla relazione da consegnare a Giancarlo Abete che, con il documento in mano, potrà portare la questione revoca al Consiglio Federale. Ma la di là dell’iter procedurale, quello che trapela da via Allegri e rimbalza direttamente al Lingotto è che in seno alla Figc sta prevalendo il partito della revoca.L’ARIA DI NAPOLI - Da una parte le pressioni insistenti della Juventus, che ha proseguito un fitto dialogo con i vertici federali sull’argomento, dall’altra la sempre più solida consapevolezza che le nuove intercettazioni emerse durante il processo di Napoli non possono essere compatibili con quella decisione del luglio 2006. Era stato battezzato «lo scudetto dell’onestà» ed era stato assegnato proprio in virtù della specchiata condotta dell’Inter: ora quei principi vengono a cadere anche solo per l’esistenza delle telefonate che coinvolgono Moratti e l’allora presidente dell’Inter Facchetti, indipendentemente dalla loro gravità. Da maggio a oggi, la Federazione ha sostanzialmente preso tempo. Prima la richiesta delle nuove intercettazioni al Tribunale di Napoli, che ha occupato un lasso di tempo irragionevolmente lungo, poi il silenzio assoluto da parte del procuratore Palazzi. La Juventus, a più riprese, ha stimolato Abete, la Figc e lo stesso Palazzi, che un’indagine più approfondita su Calciopoli l’avrebbe dovuta condurre fin dal 2007, secondo quanto aveva vivamente consigliato Francesco Saverio Borrelli lasciando il posto di procuratore nell’estate del 2007, convinto che non tutto quello che doveva emergere era emerso nell’estate 2006. Ma nessuna ulteriore indagine su Calciopoli fu stata portata avanti dagli organi di giustizia della Figc, mentre il processo di Napoli scopriva una realtà completamente diversa da quella cristallizzata nei frettolosi processi sportivi.TEMPI STRETTI - A questo punto, è difficile fare un pronostico esatto su quando e come la decisione sulla revoca verrà presa in modo definitivo. I più pessimisti parlano di marzo 2011, i più ottimisti s’aspettano qualcosa entro la fine dell’anno e un segnale forte già nelle prossime due settimane. «La Federazione ­mormorano nell’ambiente Juve - sta cercando il modo di gestire la cosa in modo meno traumatico possibile, inoltre vorrebbe evitare che, dopo l’eventuale revoca all’Inter, il club bianconero richieda la restituzione dei due titoli, innescando un processo revisionistico che potrebbe portare anche a eventuali risarcimenti». Ma la Juventus vuole andare avanti e l’eventuale revoca dello scudetto assegnato a tavolino aprirebbe un’autostrada giuridica sulla revocazione delle sentenze sportive di Calciopoli emesse nel 2006, ma ancora passibili dell’articolo 39 che al comma 1, punto C consente la revocazione di una sentenza, anche inappellabile: «se, a causa di forza maggiore o per fatto altrui, la parte non ha potuto presentare nel precedente procedimento documenti influenti ai fini del decidere». A qualcuno sono venute in mente le nuove intercettazioni?Guido Vaciago