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E’ la seconda volta, in meno di un mese che il coraggioso presidente della Figc, Giancarlo Abete, chiama in causa il super procuratore Palazzi.L’ ha fatto, la prima volta, direttamente nell’aula 216 del tribunale di Napoli, durante la sua audizione come teste al processo Calciopoli, rispondendo alle domande
dell’avvocato Messeri (difesa di Bertini):Messeri: «Se ha ricevuto gli atti….Sto parlando del processo sportivo celebrato a luglio 2006, che si è fatto su delle intercettazioni telefoniche, chi ve le ha mandate? ».Abete: «Lo deve chiedere alla procura federale , io non parlo.. a prescindere che il 16 di maggio ero commissariato..».Messeri: «Chi era il capo della procura federale?».Abete: «Stefano Palazzi».Messeri: «Mi riservo di chiedere ai sensi del 507 …».L’ ha fatto un’altra volta ieri, rispondendo a chi chiedeva quale era la posizione della FIGC in merito
all’esposto presentato dalla Juventus: «Non c'è una risposta della Federazione, al momento, alla richiesta di Andrea Agnelli sulla riassegnazione alla Juventus degli scudetti del '04-'05 e '05-'06. C'è un procedimento penale in corso, e quello sportivo sta seguendo il suo iter. La Federcalcio rispetta l'autonomia della Procura Federale e lo stesso farà con le sue conclusioni». Il messaggio è chiaro: prendetevela con Palazzi! E Palazzi che fa? Quello che sa fare meglio: spallucce a chi gli chiede di fare il suo lavoro e il cecchino della Juventus. Puntuale come un orologio svizzero, infatti, non si è lasciato scappare la possibilità di segnalare a Tosel ”l'abile tuffo” di Krasic mettendo ancora una volta in evidenza il suo essere super partes.Palazzi, Palazzi, in che guaio ti sei cacciato!
La ruota gira