juveland

.Gennaio di attacco e difesa


Alla pausa natalizia ci saranno le prime somme da tirare, ma il mercato di riparazione in vista di gennaio inizia ora. Anzi, molto probabilmente, i dirigenti bianconeri ci stanno già lavorando dalla chiusura di quello estivo. Ciò che si può con rammarico affermare anche in questa stagione, è che gli infortuni sono la normalità e non l’eccezione in casa bianconera. I numerosi problemi fisici hanno fermato quasi metà della rosa di Delneri: due portieri sono fuori, Buffon e Manninger, la difesa è completamente decimata dati i lunghi stop di Grygera, Rinaudo e Traorè, sul quale aleggia un vero mistero dal momento che il francesino non è mai sceso in campo in competizioni ufficiali con la maglia bianconera. Gli esterni di centrocampo, Martinez e Lanzafame, fanno compagnia in infermeria ai colleghi del reparto avanzato Iaquinta e Amauri. Fortunatamente mister Delneri può contare sull'integrita fisica del pacchetto di centrocampisti centrali, i quali hanno sin qui assicurato grande solidità mixata ad una buona dose di fantasia: i redivivi Felipe Melo e Sissoko rappresentano le dighe capaci di recuperare numerosi palloni da far gestire ad uno tra Aquilani e Marchisio. La forza di questo reparto sta nel fatto che tutti coloro che lo compongono potrebbero essere potenziali titolari, e quindi il loro impiego nei match dipende esclusivamente dalla forma fisica, facendo sì che non venga messo sotto sforzo chi attraversa un momento difficile. Marotta, avendo davanti agli occhi questa situazione, avrebbe capito che la formula vincente per il nuovo corso juventino deve essere la possibilità di avere in rosa giocatori tutti di un buon livello negli stessi ruoli, in modo tale che le prestazioni dei vari reparti e quindi dell’intera squadra siano sempre costanti. Per quanto riguarda i portieri, è chiaro che sulla carta il posto da titolare è riservato all’immenso Buffon, che però dovrà dimostrare di essere in piena forma perché le prestazioni di Storari e Manninger non hanno fatto rimpiangere l’assenza del portierone della nazionale. Da tempo si parla di un interessamento da parte del Manchester United per l’estremo difensore ex Parma, ed i rumors riportano che sir Alex sarebbe disposto a versare nelle casse bianconere circa 20 milioni di euro, che sono una cifra giusta tenendo conto del valore del giocatore, che dopo l’infortunio sarà tutto da dimostrare, e dell’età ormai avanzata. Sulla difesa ci sono indiscrezioni che risalgono addirittura agli ultimi giorni del mercato estivo, partendo dalla possibilità di scambio con il Milan che vedeva come protagonisti Grosso e Jankulovski, passando per Tasci ed Ivanovic. Questo perché anche Marotta & Co. sanno che il reparto difensivo è quello che presenta maggiori lacune, e quindi il mese di gennaio, soprattutto a causa dei numerosi infortuni, sembrerebbe essere il momento ideale per colmare il gap con altre squadre. Ovvio che sarà molto difficile puntare su un difensore di alto profilo e magari si cercherà di inserire nelle trattative come parziali contropartite Grosso e Salihamidžić. Certamente servirà tutta l’abilità di Marotta per piazzare due giocatori a fine carriera e che quest’anno non hanno disputato neanche una partita. Il dg ex Samp sogna Bovo, ma la realtà potrebbe far tingere la trattativa di azzurro, dal momento che sembrerebbe molto vicino il promettente ma mai consacrato difensore del Napoli, Fabiano Santacroce, che incarnerebbe il jolly difensivo che tanto farebbe comodo a Delneri. Chiaro è che almeno a gennaio il centrocampo verrà lasciato così com’è, senza operazioni né in uscita né in entrata, dal momento che questo, come spiegato in precedenza, è il reparto nel quale la Juventus fonda i propri equilibri. Arroventate invece sono le trattative per l'attacco. Innanzitutto, se non l’ha già fatto, Marotta cercherà di trovare un accordo con il Wolfsburg per il solito Dzeko, affinché possa essere abbozzata una trattativa per portare la prossima stagione il bosniaco alla corte di Agnelli. Un chiarimento con la società tedesca è la priorità, dal momento che dipendono da questo le altre trattative che riguardano potenziali candidati al ruolo di prima punta della Juve che verrà. Ma la notizia bomba delle ultime ore è fatta scoppiare dalla Gazzetta dello Sport, che considera nella sua fase finale la doppia trattativa che porterebbe in maniera definitiva già a gennaio, Tiago all’Atletico Madrid e Forlan alla Juvenuts. Indiscrezione che sicuramente ha dei riscontri reali dal momento che il giocatore, oltre ad essere uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi quattro anni, ha anche acquisito una grande esperienza internazionale ed ha dimostrato di essere decisivo anche su importanti palcoscenici, come la finale di Europa League vinta lo scorso anno e l’ottima prestazione col suo Uruguay negli ultimi mondiali in Sud Africa. Ma ciò che è più importante è che essendo in possesso anche del passaporto comunitario, il suo arrivo non osterebbe a quello del già sopraccitato Dzeko, con il quale formerebbe un'invidiabile tandem offensivo. Inoltre l’età ormai avanzata farebbe sì che non vi sia un grande esborso per l’acquisto del suo cartellino. Tutti indizi che non fanno altro che avvalorare l’ipotesi di vedere l’uruguaiano con la maglia bianconera. Ma siccome nel calcio può accedere di tutto, è scontato per i dirigenti juventini pensare ad un cosiddetto piano B, che potrebbe essere rappresentato da Benzema, separato in casa con Mou, oppure da Maxi Lopez del Catania, che potrebbe arrivare sotto la Mole con un prestito oneroso con successivo obbligo di riscatto a giugno. Altra ipotesi suggestiva è quella di una ennesima trattativa tra la Vecchia Signora e la corte di Zamparini, che vedrebbe il brasiliano Pinilla in bianconero ed un clamoroso ritorno in rosanero di Amauri, indiziato numero uno a lasciare la Juventus per far posto a nuovi attaccanti. Ovviamente una trattativa si può dire conclusa solo quando vengono apposte le firme sul contratto, ma quel che è certo è che la Juve fa suo il principio del “Work in progress”, cioè con la voglia di volersi migliorare giorno dopo giorno soprattutto in campo, come dimostrano le prestazioni da inizio campionato all’ultima vittoriosa contro il Milan di Allegri.