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MISERIA E NOBILTA'...


© foto di LINGRIA/PHOTOVIEWSC'è della miseria e della nobiltà, nel calcio italiano (non solo in quello di serie A); c'è la miseria di personaggi come Paolillo, che vorrebbe rubare altri scudetti dalla bacheca della Juventus, e la nobiltà del Presidente Andrea Agnelli che scrive ai tifosi, assicurandoli che la giustizia verrà ristabilita nelle sedi opportune. C'è la miseria di Massimo Moratti, che dichiara che lo scudetto di cartone è il più bello della sua "carriera", e la nobiltà del giudice Casoria che, in una delle prime udienze, si lascia scappare la frase "abbiamo già capito con chi abbiamo a che fare", rivolta a un'altra miseria, tale Baldini, che più che deporre zoppica nella selva dei "non ricordo".E c'è la miseria dei giornalisti della Gazzetta dello Sport, i quali dopo aver illetamato (neologismo, passatemelo, in altri termini sarebbe troppo volgare...) la Storia e il Blasone della Juventus, anziché fare la cosa più normale del mondo (ovvero titolare: Scusateci, abbiamo sbagliato), continuano imperterriti a cercare ogni spunto possibile per continuare a concimare la bandiera bianconera, dall'ape furibonda di Cannavaro a Krasic, lento nella saletta antidoping e simulatore, cascatore, tuffatore e forse anche mangia-bambini; ma c'è anche la nobiltà dello stesso Krasic (senza titoloni, in questo caso), che si paga l'aereo di tasca sua per raggiungere in anticipo il ritiro estivo della Juventus e si riduce lo stipendio per andare incontro alle questioni di budget bianconere.La nobiltà di Krasic che, alla fine della consegna del Tapiro di Striscia, regala un "Forza Juve" alle telecamere (non ricordo precedenti tra i calciatori, voi sì?) contro la miseria dei media che tanto lo hanno crocifisso, pronti (e proni) a non fare altrettanto con altri episodi di simulazioni lontani dalle strisce bianconere (Robinho/Totti/Lucio).E c'è la miseria di Palazzi, che ci chiediamo che cosa abbiamo fatto di male, noi italiani, per meritare una procura federale così lenta e doppiopesista; tutto questo mentre la FIGC medita sul commissariamento, mostrando altra miseria, e la nobiltà della Juventus capace di espugnare San Siro nel nome di Alessandro Del Piero, se pur orfana di Krasic, lasciando i media faziosi e portatori di ancora altra miseria al solito meraviglioso suono del rosicamento.E che dire dei tecnici? Da Malesani a Zeman, una serie interminabile di sproloqui e soliloqui (ormai tali diventati); il primo non informato sui fatti, il secondo che si guarda bene dal rilasciare dichiarazioni sullo scudetto dell'onestà interista...e ci viene da chiederci come mai.Proprio Zeman, il cavaliere del calcio pulito, l'uomo senza macchia e senza paura, non proferisce verbo sulle questioni neroazzurre. Forse per Zeman la giustizia vale solo se a rimetterci è la Juventus (che poi sia una cosa giusta o meno passa in secondo piano), o forse, e sottolineo forse, aspirava a quella panchina...ma "qualcuno", più nobile, gli ha servito un "no, grazie".In coda, aggiungo la miseria di tutti coloro che approfittano della situazione per cercare dieci minuti di popolarità; non li nomino per non fare il loro gioco. Mi permetto solo di dire a costoro che, dopo quei dieci minuti, essendo il loro livello la totale mediocrità, è lì che sono destinati, presto o tardi, a tornare.Grazie anche alla nobiltà di tutti quei tifosi (di qualsiasi squadra) capaci di accendere il cervello e spegnere le televisioni di parte.