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Michel Platini, la Juventus e l’Avvocato...


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Un grande campione juventino sul campo, sicuramente uno dei pochi calciatori che può vantare una carriera anche extra-calcistica che lo vede tutt’oggi come Presidente Uefa.Calciopoli è stato lo spartiacque, anche per una bandiera del passato così grande come è quella di Le RoiLui poteva difendere la Juventus chiedendo giustizia, niente altro che giustizia, ha invece ha preferito accodarsi ed accordarsi alla corrente di pensiero generale (al comune sentimento popolare), comportandosi come un qualunque politico, come se il suo passato non avesse un valore e come se non sentisse nessun legame con quella maglia che ha contribuito a rendere così importante.Il suo primo ringraziamento da Presidente Uefa è stato per l’Avvocato; oggi a Torino, prima della partita di Europa League a cui assisterà, depositerà un mazzo di fiori sulla sua tomba a Villar Perosa. Gesti simbolici che vogliono mantenere quel legame a cui tanto sembra tenere e contestualmente un riconoscimento a chi ha contribuito a renderlo grande. E’ giusto mantenere vivo il ricordo, ma qualcosa di veramente importante e di concreto Platini poteva farlo, per il calcio ed anche per la memoria dell’Avvocato ( e quindi per la Juventus), ma ha deciso diversamente nel 2006. L’autonomia incontrollata della giustizia sportiva ha finito per scrivere la pagina più nera della storia bianconera. Autonomia fortemente sostenuta dal presidente Uefa; non dimentichiamolo, c’è anche la sua firma sulla nostra condanna.Coerentemente non possiamo dimenticare il calciatore, rimarcando comuqnue che quando si è chiamati a rappresentare il calcio, così come è stato chiamato da professionista del campo prima e da presidente Uefa successivamente Platini, si deve avere la forza e il coraggio di mantenerlo credibile. In questo ha fallito e noi abbiamo ben presenti le conseguenze.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1166