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Calciopoli e i testimoni scomodi all’accusa...


Partiamo da questo presupposto:Art. 358. Attività di indagine del pubblico ministero. 1. Il pubblico ministero compie ogni attività necessaria ai fini indicati nell'articolo 326 (Art. 326 c.p.p.)1. Il pubblico ministero e la polizia giudiziaria svolgono, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, le indagini necessarie per le determinazioni inerenti all'esercizio dell'azione penale) e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini . E vediamo, in pratica, come non è stato rispettato quello che è un dovere dei pubblici ministeri.Tommaso Tavassi, notaioUna delle accuse su cui hanno costruito calciopoli è proprio quella riferita ai “sorteggi pilotati”. Sarebbe stato logico, nel corso delle indagini, interrogare e verificare coloro che ne hanno certificato la regolarità. Il Notaio Tavassi, presiedeva i sorteggi di Coverciano e come da lui riferito in aula il 12.10.2010, nessuno prima di questa data, lo ha mai interrogato. Prioreschi: «Lei è stato mai sentito dai carabinieri?».Tavassi: «Io ricordo che quando scoppiò il caso, io fui chiamato e portai tutti i verbali che avevo redatto a Coverciano, però non sono mai stato interrogato in merito».Prioreschi: «Nemmeno informalmente..?».Tavassi: «No mai, mi sono anche meravigliato».Antonello Capone, giornalista della gazzetta dello sport ed ex presidente USSI .Antonello Capone, nelle stagioni incriminate di calciopoli, era colui che sceglieva i giornalisti che andavano poi ad effettuare il sorteggio. Come il notaio Tavassi, non è stato mai sentito prima di questa data sulla circostanza. Riporto il passaggio reso in aula in qualità di teste:Prioreschi: «Lei è stato mai sentito dai carabinieri, dai pubblici ministeri su queste circostanze relative ai sorteggi?».Capone: «No».Prioreschi: «Grazie».Ho preso in esame soltanto le ultime udienze, per evidenziare delle circostanze che rendono sempre più chiara l’idea di come siano state condotte le indagini. Domandiamoci:Perché, Capone e Tavassi non sono stati mai sentiti prima? Dopo la testimonianza resa a Napoli, è lecito pensare che non appoggiando il teorema accusatorio siano stati volutamente ignorati?E pensare che volevano reggere l’accusa con un “un colpo di tosse” !