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ATTENZIONE, CONTRO IL BRESCIA NON IMITIAMO L’INTER


© foto di Alberto MarianiArchiviato il doppio impegno casalingo ed incassato, senza sorprendersi troppo, l’ennesimo infortunio, la ricaduta del già acciaccato Felipe Melo, che comunque dovrebbe esserci mercoledì, per la Signora d’Italia tra 48 ore sarà di nuovo campionato. La trasferta a Brescia non è proprio il miglior regalo che il calendario possa riservare. I lombardi di Iachini, dopo 5 sconfitte consecutive, tutte di misura, per 2-1 oppure 1-0, è andata a muovere la sua deficitaria classifica a San Siro contro i campioni d’Italia e d’Europa in carica. Attenzione: non si tratta di un punticino rosicchiato rintanandosi per novanta minuti nella propria area e sperando in qualche pertugio concesso dagli avversari in contropiede, bensì di una partita splendidamente giocata, nella quale le rondinelle avrebbero meritato tutti i punti in palio. Se Gava non avesse abboccato alla mega “scivolata” di Eto’o, staremmo parlando del colpaccio del Brescia. Ritrovato Diamanti, l’elastico 4-3-2-1 di Iachini ha imbrigliato, e non poco, un Inter ormai da considerarsi in crisi, di gioco e di risultati. La Juventus è attesa da un match difficilissimo. Ancor più incerottata dei nerazzurri, la squadra di Delneri non dovrà assolutamente prendere esempio dai rivali nell’affrontare il Brescia. Non inganni infatti la posizione in graduatoria della neopromossa. La squadra è in salute ora che ha acquistato una copiosa dose di fiducia, ha due leoni come l’ex Zebina e Martinez in retroguardia ed una linea offensiva ben assortita. Benitez ha affrontato il Brescia con un improbabile 4-4-2 nel quale Zanetti era l’unico a saper interdire a centrocampo e gli esterni Pandev e Coutinho sono risultati evanescenti. Non basta l’attenuante dei tanti infortuni dei giocatori interisti, dei quali molti sono uomini-chiave, perché i superstiti sono stati impiegati e disposti male sul terreno di gioco. Una squadra sfilacciata che ha pressato pochissimo e corso male. Allora, Juve, non imitare l’Inter nell’affrontare il Brescia. I bianconeri dovranno presentarsi al Rigamonti agguerriti e compatti, solo così si potrà ottenere il bottino pieno. Paradossalmente sarà più difficile la trasferta di mercoledì piuttosto che l’ultima a San Siro contro il Milan, Bologna docet. Se si sfideranno le rondinelle con la titubanza ed i balbettamenti del Dall’Ara, sarà durissima. Serve una Juve operaia per volare più in alto delle rondinelle. Per quanto attiene alla ultra decimata formazione che scenderà in campo, le migliori notizie provengono dal reparto avanzato, dove c’è un ritrovato (ma non lo diciamo troppo forte) Vincenzone Iaquinta in più con il cannoniere Quagliarella e con Capitan Del Piero che vorrà festeggiare il compleanno di domani (auguri in anticipo Ale) nel migliore dei modi sul tappeto verde del Rigamonti. Diglielo ai tuoi compagni Capitano: “non imitiamo l’Inter”.