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Giampaolo Montali: siamo uomini o tacchini?


di F. Del ReVivaddio, dopo quattro anni, i più lugubri della storia ultracentenaria bianconera, abbiamo una dirigenza che difende se stessa e la società per azioni che rappresenta; dal Presidente, fino all'allenatore, che dirigente in senso stretto non sarà, ma comunque si applica bene e volentieri in tale esercizio.Già, perché per quattro anni, quelli lugubri di cui sopra, la dirigenza allora in carica si è ben guardata dal farlo: abbiamo dovuto sentire di tutto e di più, persino che la società Juventus F.C. S.p.A. dovesse rifarsi ai valori di Facchetti; e visti i contenuti delle vecchie/nuove intercettazioni, meno male che non lo ha fatto, se no, stante il metro di giudizio col quale la Juve venne condannata dalla (in)giustizia sportiva, la Serie C non ce la toglieva nessuno, manco i patteggiamenti supini di Zaccone.Nel CDA di quella sottospecie di società, sedeva tale Giampaolo Montali, che si fece ricordare dai posteri per la pubblicazione di un libro che raccontava di esperienze faunistiche relative a volatili e roditori; il novello Fedro per nient'alto si distinse, tanto meno ebbe prese di posizione chiare contro dirigenti di altre squadre che bellamente ci davano di ladri, primi fra tutti i vari ministri del regno di Honestonia.E' curioso notare come Montali, novello dirigente della A.S. Roma, abbia deciso di sciogliere la lingua per questioni un po’ più serie che non riferirci dell'organizzazione sociale di scoiattoli e tacchini. Marotta rivendica un pari metro di giudizio? Bene: il Fedro del 2.000 si affretta subito a controbattere. Non capisce lui, e la cosa non mi stupisce visti i risultati ottenuti in quattro anni di buio a Torino; non capisce: perché il rigore su Mexes c'era; non capisce: perché conosce Marotta e tale atteggiamento, difendersi, non gli si addice; anche perché esso provocherebbe un far west del pallone; mentre loro, che signori lo nacquero, mai e poi mai hanno fatto polemiche; che le polemiche son diseducative.Ora io non ho mai scritto niente che riguardasse i comportamenti di alcuna bestia conosciuta sul globo terracqueo, però di calcio ne mastico molto di più dell'ex pallavolista e per tanto mi sento di controbattere punto per punto, sempre che non lo abbia già fatto Marotta.A) Il rigore sulla spice girl de Trastevere non c'era: Chiellini entra in modo tutt'altro che intelligente, ma, fortuna o mestiere, tocca prima il pallone e poi la gamba del mechato difensore francese. Basterebbe rivedersi il replay che una volta sola, e ci mancherebbe altro, Sky ha mandato dalla telecamera mobile a bordo campo; la cosa è evidentissima.B) Vista la sua "intensa" attività di membro del CDA Juve, fino a qualche mese fa, di grazia: quando mai avrebbe incontrato Marotta per valutare le sue dichiarazioni in controtendenza rispetto al suo consueto modo di essere? Quando ha avuto quest'intimità col nostro nuovo DG? Fra la redazione del capitolo inerente al becchime dei tacchini e quello riguardante il rito di corteggiamento degli scoiattoli?C) Il far west si alimenta con atteggiamenti simili a quelli del loro capitano, che provoca il portiere avversario perché palla al piede non rinvia, facendo scorrere il tempo, ma non pensa di andare lui a pressarlo, no: gli dice, vero signore: "a st***zo! Rinvia!". E continua ad alimentarlo quando, una volta segnato un rigore ottenuto per un fallo dubbio fischiato al "terzo" dei "uno" minuti di recupero concessi, va sotto la curva avversaria a sfotterla; e poi, tornando verso gli spogliatoi aggiunge al portiere: "A pezzo de' mmerda!". Sempre più signore, altro che far west! Talmente signore da riproporre quell'edificante scenetta ad un anno esatto dalla stessa messa su in occasione di un altro rigore tirato in quella stessa porta.D) Anche a Brescia il Fedro del 2.000 ed i suoi colleghi si comportarono da veri signori: chi mai ha sentito parlare di furiose polemiche sull'arbitraggio di quella partita? Neppure la Sora Sensi si permise di dubitare dell'operato dell'arbitro; infatti la multa e l'inibizione la prese per l'essere stata troppo signora. O troppo "Sora"?E) Ed infine: diseducativo, a mio modo di vedere, è il modo tutto italiano col quale le persone riescono a riciclarsi e a reinventarsi nella vita e nel mondo del lavoro in particolare; pizzaioli che diventano imbianchini; impiegati che diventano muratori; idraulici che diventano elettricisti; ma fin qui stiamo parlando di arte di arrangiarsi, visti i chiari di luna di questi anni duri di crisi. La diseducazione diventa vera e propria vergogna quando si parla di centinaia di migliaia di euro di emolumenti per svolgere una professione; ecco che un pallavolista che si improvvisa dirigente calcistico mi procura un senso di fastidio, che mi fa esclamare: ma siamo uomini o caporali? Anzi: siamo uomini o tacchini? Ecco che poi si rilasciano dichiarazioni, quelle sì, che si fa fatica a comprendere...http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1202