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Sportmediaset - C'è Aquilani? Non si perde ....


L'ex giallorosso ha giocato 9 partite da titolare, con l'ottimo ruolino di 5 vittorie e 4 pareggi. E i suoi voti difficilmente vanno sotto il 7.Fonte: di Christian Pradelli per "Sportmediaset"
© foto di Daniele Buffa/Image SportUn inizio stagione difficile e in salita: nuovo allenatore e organico in gran parte rinnovato. Poi, la svolta. Contro il Genoa, la Juventus ha raccolto il suo nono risultato utile connsecutivo. E se in tanti si affrettano a inneggiare a Milos Krasic, mentre altri ringraziano la rinascita totale (e insperata) di Felipe Melo, la sensazione è che il vero uomo in più per Delneri a centrocampo abbia il nome di Alberto e il cognome di Aquilani.Il campioncino, cresciuto all'ombra di Totti e destinato, per molto tempo, a rappresentare la Roma del futuro assieme a De Rossi, si è trovato, un giorno nemmeno tanto lontano, 'sacrificato' dai Sensi per fare cassa. Talento sempre pronto ad esplodere, ma frenato spesso dall'incubo infermeria, non ha avuto la possibilità di esprimersi al meglio in Inghilterra, con quella maglia rossa del Liverpool che gli ha regalato in Premier solo 18 gettoni e la gioia di un unico gol. Quindi la Juve: un matrimonio consumato con due anni di ritardo, come lui stesso dichiarò all'indomani della sicurezza di vestire bianconero, ma che giunge quando Alberto ha solo 26 anni e che, solito incubo infermeria permettendo, pare destinato a durare a lungo. Già, perché dopo un terzo di campionato il riscatto a 16 milioni di euro del prestito pare poco più che una formalità.Sole 13 partite per azzardare una mossa del genere? In verità Aquilani ha saggiato il campo solo in 11 occasioni, che si riducono ulteriormente a 9 se ci limitiamo a considerare le gare in cui Delneri (già suo allenatore nel breve interregno romano) ha optato per schierarlo titolare. Fatalità vuole che le nove presenze dal primo minuto corrispondano alle ultime nove esibizioni bianconere e tali esibizioni, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, parlano di una 'Vecchia Signora' imbattuta con 5 vittorie e 4 pareggi. Ma è proprio solo fatalità? Scartabellando le pagelle di Sportmediaset.it dalla 5.a giornata (Juventus-Cagliari 4-2) al turno appena trascorso, colpisce come solamente in due occasioni il centrocampista non abbia meritato un voto pari o superiore a 7: stiamo parlando dello 0-0 con l'Inter (6) e dell'1-1 a Brescia, unica insufficienza (5.5) raccolta finora.Ma ad impressionare ancora di più sono gli epiteti, gli aggettivi, gli elogi dedicati all'ex giallorosso che, pur provenendo da 'penne' diverse, sono riconducibili ad un unica matrice: il genio tecnico. Genio che spicca in maniera netta se si pensa alla storia del centrocampo bianconero, fatta di fisico, muscoli, corsa e durezza agonistica. Qualità non riconducibili ad un Aquilani "maestro di regia", che spesso "predica nel deserto" e che "non perde mai palloni". Ha "tecnica", "intelligenza calcistica", ma soprattutto "detta i tempi della manovra" e può contare su un "vasto repertorio di lanci e tocchi eleganti". Non dimentichiamo che, pur attorniato da compagni che potrebbero 'indurlo in tentazione', figura ancora senza un solo cartellino giallo all'attivo. In definitiva, oggi come oggi, Alberto Aquilani ha in mano "le chiavi della manovra delneriana".