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Nedved nella sua autobiografia: "Calciopoli fu creata per distruggerci"


L'ex centrocampista bianconero e attuale membro del Cda.
© foto di Daniele Buffa/Image SportE' uscita oggi nelle librerie l'autobiografia di Pavel Nedved "La mia vita normale" in cui il campione bianconero parla della sua esperienza in campo e non solo. L'attuale membro del Cda juventino non si esime dal discorso calciopoli, tema che ha vissuto sulla sua pelle dando poi un grosso aiuto alla Juventus nella sua rinascita dalla Serie B alla Champions League, avanzando grossi dubbi e perplessità sulle indagini e le sentenze del 2006 fatte, secondo il Pallone d'oro del 2003 e non solo, con il solo scopo di eliminare una squadra troppo forte come la Juventus di quegli anni. Ecco un breve passaggio riportato anche dalla Gazzetta dello Sport di venerdì 19 novembre: "Ricordate quel 2-0 per la Juve nel 2005, con l'Inter incapace di uscire dalla sua metà campo e piegata sia in corsa, sia in qualità, sia tecnicamente, sia tatticamente? A me viene il sospetto che l'unico fine di tutto quel macello fosse quello di smontare la squadra più forte del mondo".