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Chiellini: «Juve, devi cambiare marcia in casa»


 Il difensore: ««Per salire in alto dobbiamo crescere. E molto. A Genova s’è vista la nostra forza, contro la Fiorentina abbiamo concesso troppo. Serviva un approccio diverso, con un po’ più di cattiveria»
Juve, pari con Fiorentina CLASSIFICA Serie A Due punti persi? VOTA! TORINO, 28 novembre - Uno ha rinnovato, l’al­tro rinnoverà: sono il futuro del­la Juventus e chiudendo gli occhi li si può immaginare, fra qualche anno a disputarsi la fascia di ca­pitano. Giorgio Chiellini e Clau­dio Marchisio sigillano un gran­de momento con una prestazione eccellente contro la Fiorentina. Due gladiatori, nell’interpretare la partita con la rabbia agonisti­ca e feroce determinazione, ma sarebbe limitativo fermarsi ai combattenti, perché dietro i due gioielli bianconeri c’è di più. Per­ché Chiellini è sempre più preci­so negli anticipi, sempre più im­portante nel rilanciare l’azione, sempre più pericoloso quando scende in area ( e non solo sulle palle aeree). Mentre Marchisio impressiona per la disinvoltura con cui passa dal ruolo di ester­no a quello di centrale, anche al­l’interno della stessa partita, co­me è accaduto ieri sera: da ester­no dà un contributo importante all’equilibrio del centrocampo, dove Krasic rappresenta l’attac­cante aggiunto, da centrale torna alle vecchie e sane abitudini, ov­vero percussioni e incursioni, con tiri sempre velenosi e, ieri sera, solamente sfortunati. L’ANALISI - E Chiellini alla fine analizza in modo spietato: « L’ap­proccio stavolta non è stato da squadra che vince il campionato. Abbiamo concesso troppo all’ini­zio, forse se avessimo segnato prima poteva anche cambiare la partita. Punti persi per la corsa scudetto? Beh, se uno pensa al salto di qualità questi sono due punti persi, è vero si tratta del tredicesimo risultato utile conse­cutivo, ma ci aspettavamo di più, dovevamo ripetere Genova, ave­re quella tranquillità e quella consapevolezza. Purtroppo non abbiamo la continuità che servi­rebbe e dobbiamo trovarla se vo­gliamo vincere. Siamo più bravi a ripartire che ad attaccare e il gol dopo pochi minuti ci ha co­stretti a rincorrere e non espri­mere al meglio le nostre qualità. Stiamo, comunque, migliorando: gli automatismi ora sono più oliati, anche se in casa prendia­mo un po’ troppi gol, per quanto da situazioni estemporanee. Scu­detto? Noi non ci accontentiamo mai, ma per il momento ci con­viene cambiare marcia in casa e stare attaccati alle prime. E co­munque anche arrivare in Champions League non è una co­sa facile. Ora pensiamo al Lech. Si gioca a meno quindici? Beh co­munque andiamo lì per vincere».