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Di nuovo antipatici..


 L’im­pressione è che più di luglio e di agosto, ma anche di settembre e di ottobre, il campionato stia pren­dendo coscienza del coefficiente di pericolosità della Juventus: assolutamente imperfetta e dove­rosamente perfettibile (al mercato di gennaio), però scomoda e tutt’altro che remissiva. Una nuo­va Juventus, abbastanza vicina a quella vecchia, quindi piuttosto antipatica...TORINO, 7 dicembre - Senza palla di cristallo, stabilire adesso cosa suc­cederà tra sei mesi, quando calerà il sipario sul campionato, è quasi impossibile. Ci sono indi­cazioni interessanti, questo sì, al punto che i book­makers hanno riaggiustato le quote scudetto: da­vanti il Milan, subito dietro la Juventus, poi le al­tre, Inter e Roma comprese. I bookmakers di so­lito non rischiano di fare il banco ai sogni e nep­pure alle illusioni, dunque le loro indicazioni ri­specchiano per lo meno il trend attuale. Più della vittoria conquistata dalla Lazio (contro l’Inter) e del successo largo del Milan (contro il Brescia) è stata l’affermazione della Juventus a scavare nel cuore della gente. E della critica. Co­sa è accaduto a Catania, su un campo tradizio­nalmente balordo per qualsiasi formazione ospi­te, è stato analizzato in maniera molto diversa, a volte curiosa. In fondo, però, è legittimo che cia­scuno abbia chiavi di lettura ad personam: ad esempio, c’è chi ha indugiato sul fallo da rigore di Sorensen ai danni di Morimoto con l’obbligo di espulsione per il danese; c’è chi ha esaltato i favo­losi interventi di Storari; c’è chi infine ha riscon­trato nella formazione di Del Neri una matrice squisitamente fisica, muscolare, agonistica. Non tecnica o tattica, o addirittura tecnico-tattica.Ognuno a suo modo, ci mancherebbe. Ma l’im­pressione è che più di luglio e di agosto, ma anche di settembre e di ottobre, il campionato stia pren­dendo coscienza del coefficiente di pericolosità della Juventus: assolutamente imperfetta e dove­rosamente perfettibile (al mercato di gennaio), però scomoda e tutt’altro che remissiva. Una nuo­va Juventus, abbastanza vicina a quella vecchia, quindi piuttosto antipatica...