In casa c’è grande tifo però mai l’esaurito. Freddo e partite serali le cause principali. Ma dalla prossima stagione, con il nuovo impianto studiato per le famiglie, la società è certa che si assisterà a una inversione di tendenza
TORINO, 12 dicembre - Sulla qualità non si discute: i tifosi bianconeri all’Olimpico, quest’anno, non hanno mai fatto mancare il proprio apporto anche se, soprattutto all’inizio, qualche sbandata di troppo avrebbe potuto dare il là ai primi fischi. Il problema è un altro: la quantità. Sì, perché la squadra con più sostenitori in Italia, 14 milioni, non può galleggiare a metà della classifica per presenze in casa. Eppure è così: i circa ventunomila spettatori che in queste prime sette gare hanno accompagnato la Juve nei suoi tre successi, altrettanti pareggi e una sconfitta, rappresentano un problema. Già, perché da che il calcio è calcio, la cornice e la spinta del tifo sono una marcia in più per la squadra che gioca in casa. Alla Juve auspicano che nel prosieguo della stagione, risultati alla mano e colonnina di mercurio in crescita, il trend possa subire un’accelerata. Logico. Anche se il grande salto di qualità, la società bianconera se lo aspetta per la prossima stagione quando potrà ospitare i propri tifosi nella Sua Casa, il nuovo stadio. Un impianto moderno, sicuro, « pensato per le famiglie dove porterò mia figlia » spiegava l’altro ieri il presidente Andrea Agnelli nell’intervista concessa al nostro giornale. In effetti lo stadio Olimpico, l’ex Comunale rivisto e rimpicciolito anche e soprattutto nella capienza, supera di poco i 25 mila posti, non è certo il massimo del comfort. Anche se per la sicurezza si è fatto il possibile. INVERNO RIGIDO - A parziale alibi dei tifosi che non si recano in massa a vedere la Juventus, e qui bisognerebbe comunque dire che l’Olimpico è mediamente riempito nell’ 80% dei posti a partita, c’è il clima invernale che sotto la Mole inizia a farsi sentire senza sconti. Ma non solo. Spesso, infatti, alla Juventus capita di giocare in notturna quando il termometro scende ancora più giù, così come la voglia di uscire di casa per incassare una montagna di freddo. Insomma, a partire dalla prossima primavera, rendimento della squadra permettendo, la Juventus scollinerà questo problema per approdare poi al 21 agosto quando, con la prima di campionato nel nuovo stadio, il club bianconero entrerà in una nuova era. Un’era in cui, con ogni probabilità, il fenomeno domenicale della partita sarà vissuto in maniera diversa dalla gente comune. Non solo la puntata veloce allo stadio, giusto per vedere la partita con il pensiero alla macchina, magari non posteggiata bene e a rischio di vigile ultrascrupoloso, e l’occhio a vigilare spiacevoli incontri con ultrà avversari. Dal prossimo campionato andare allo stadio assumerà un significato completamente diverso. Alla Juve lo sanno perfettamente visto che hanno costruito un impianto con tanto di baysitteraggio ma nel mentre sperano che nelle prossime partite interne gli juventini veri facciano gli ultimi sforzi prima del Grande Trasloco.